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CAT SOUP regia di Tatsuo Sato

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  23/03/2017 11:07:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Surreale e malinconico, in bilico tra ironia e dramma, "Cat Soup" è stato definito a ragione l'Hello Kitty sotto acido. Questo perchè i protagonisti del corto sono due gattini antropomorfi, rispettivamente fratello e sorella. Quest'ultima, vittima di un incidente domestico, muore, ma l'intervento del fratello restituisce -seppur parzialmente- l'anima alla defunta, riportandola in vita. La giovane gatta però vegeta in uno stato catatonico, come fosse uno zombie senza la classica attitudine cannibalesca. Urge ritrovare la parte d'anima dispersa, e questo può avvenire solo affrontando un lungo viaggio, passando per i posti più impensabili ed incontrando i personaggi più assurdi, tra figure accoglienti ed altre molto pericolose.
Lo stile grafico piuttosto elementare non sminuisce il fascino destabilizzante di questa storia dove non esistono coordinate certe, tutto è lasciato alla galoppante fantasia di Tastuo Sato, che porterà i nostri eroi addirittura al cospetto di una sorta di divinità capace di manipolare il tempo.
Praticamente inesistenti i dialoghi (vi è giusto qualche "nuvoletta" in stile comics); è presente una certa dose di violenza anche se alternata con una leggerezza di fondo, tuttavia non sufficiente a stemperare alcune situazioni piuttosto cupe.