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FRITT VILT (COLD PREY) regia di Roar Uthaug

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  18/01/2011 15:01:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Confezione molto curata per questo slasher proveniente dalla Norvegia,caratterizzato da montaggio e fotografia di ottima qualità,attori efficienti e un'ambientazione innevata che ha sempre il suo fascino.Rincresce vedere tale potenziale oppresso dalla solita storiella tanto cara agli ormai arcinoti teen-horror americani.
Forse al regista,tale Roar Uthaugh,considerate le sue qualità, in futuro converebbe prendere a modello la nouvelle vague dell'horror francese,piuttosto che uniformarsi alla tradizione americana di un genere ormai boccheggiante soprattutto in ambito mainstream.
Lo stile lineare di Uthaugh piace,come l'abilità di creare una certa apprensione nel lugubre hotel abbandonato, in stile Overlook tanto per capirci,all'interno del quale cinque snowboardisti scavezzacollo si rifugiano dopo un incidente occorso ad uno di loro.
La trama sfoggia una certa coerenza logica anche se non si fa mancare il consolidato leitmotiv di questo genere,ossia l'assenza di campo per il cellulare,per il resto la pellicola non ricorre a goffe forzature per tenere in piedi il teatrino.
Si punta più sulle atmosfere che su effettacci sanguinolenti,usati con fin troppa parsimonia, tanto che un solo omicidio non lascia impassibili (in verità più per la mise discinta della vittima che per altro).
Poco memorabile anche il boogeyman di turno,silente e gigantesco quanto Jason,armato e mascherato in modo simile al killer di "San Valentino di sangue",poco originale quindi sia nella rappresentazione che nel modus operandi;se non altro il quoziente intellettivo delle vittime è più elevato rispetto la media di queste produzioni,inoltre i ragazzotti non infondono quell'avversione che spesso induce a parteggiare per il maniaco.