Uno degli Hitchcock più ambiziosi ed armoniosi, una geniale riflessione sulla semplicità della vita quotidiana che mescola una pacata esaltazione del voyeurismo, graffianti dialoghi sulla vita di coppia e l'immancabile spruzzata di mistero che nei film del regista non può proprio mancare. Grazie alla veloce carrellata iniziale ( ma attenzione, la stessa cosa vale per il finale! ) in un paio di minuti scopriamo tutto ciò che ci serve per poter seguire al meglio la vicenda: chi è Jeff, che lavoro fa, perché si trova a casa con una gamba fratturata, chi sono i suoi vicini, chi lo assiste. Da quel momento in poi la soggettiva del protagonista diviene quella dello spettatore, in un gioco di ruoli che combinato con la suspense sempre crescente è la forza motrice della pellicola. Sarebbe però un delitto non menzionare la strabiliante profondità di campo che la regia raggiunge, le espressioni di meraviglia, paura o soddisfazione rubate dal volto di James Stewart, il sottile gioco di specchi tra matrimonio incombente e matrimonio effettivo ( dalla sua posizione privilegiata Jeff osserva dalla finestra tutte le sfumature dei rapporti di coppia che i suoi vicini gli forniscono, dalla coppia in crisi, ai neo-sposini innamorati alla zitella inconsolabile ), il gusto ormai consolidato del dettaglio e perché no, l'impareggiabile eleganza di Grace Kelly. Insomma, un capolavoro senza tempo che per me ha un'unica, piccola pecca: avendolo rivisto nella versione restaurata in dvd il buon James Stewart è ri-doppiato da Giorgio Piazza in luogo di Gualtiero De Angelis, sua storica voce: ecco non è proprio la stessa cosa..