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LA FINESTRA SUL CORTILE regia di Alfred Hitchcock

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Marlon Brando     10 / 10  13/05/2007 15:43:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"E' la ragione che può fare dell'uomo lo spettatore di ciò che egli stesso patisce, facendo sì che domini da ogni parte con lo sguardo la vita nel suo complesso".

Questa grande frase di Schopenhauer si addice perfettamente alla condizione del fotoreporter Jeff interpretato dal mitico James Stewart: un uomo paralizzato su una sedia a rotelle, sofferente nel fisico e nell'amore che osserva un problematico microcosmo umano dalla sua finestra. Jeff è inequivocabilmente un voyeur, un guardone, ma necessita di essere tale per scrollarsi di dosso i suoi problemi spiando quelli altrui "elevandosi" a spettatore e non partecipe della vita.
Per Hitchcock lo sguardo (di Jeff, ma pià propriamente dell'uomo e del cinema) è terapeutico, risponde a un bisogno primario; il cinema è arte basilare e primitiva perchè nutrimento vitale della mente e svelamento e impressione della dimensione della realtà che spesso noi, erroneamente, colleghiamo alla verità.