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LA FINESTRA SUL CORTILE regia di Alfred Hitchcock

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Terry Malloy     9½ / 10  12/05/2007 14:12:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
spesso Hitch era inchiodato da un bivio che dovrebbe toccare tutti i registi che vogliono fare thriller di qualità: suspance o sorpresa?
ebbene frequentemente lui sceglieva la sorpresa, e che sorprese ragazzi...
pensiamo a Psycho, a Vertigo, a questo: l'assassino è palese in tutti, solo Hitch ci metteva davanti a situazioni bizzarre, a un mistero soprannaturale che non ci permette di sapere come e dove sia avvenuto il fatto.
scegliere la sorpresa è certamente la scelta più ardua, è quello che oggi molti registi presuntuosi evitano per imboccare la via semplice della suspance che ovviamente non c'è quasi mai per la scarsa abilità in loro possesso e per la difficoltà che abbiamo nello spaventarci.
La Finestra sul Cortile è sicuramente uno dei più riusciti del maestro, infatti se guardiamo alla vicenda in generale e accantoniamo per un attimo l'assassinio, notiamo come (anche in altri film) spesso Hitchocock lasci grandi spazi alla normalità dei personaggi, se si ascolta la sceneggiatura è in gran parte frivola, dialoghi privi di qualsiasi fondo culturale, normali fra due persone. a volte non considera neanche gli attori, ma si aggira per la stanza con la macchina da presa come un terzo ono interessato alla conversazione. Stewart è la grande trovata del film: attore simpaticissimo, caratteristica fisico più che caratteriale (divertentissime sono le sue espressioni in presenza della Kelly), tipica persona normale. la frivolezza del suo personaggio e di quello della Grace e dell'infermiera contengono una leggera critica di Hitch, ovvero la curiosità sfacciata: la superstiziosità della badante non è del tutto fuori luogo, infatti il regista condanna persone come Stewart seppure le guardi con affetto perchè normali, oneste, positive. la curiosità che spesso spinge a rischiare la vita e alla fine appaga ben poco (non si vede nessun cadavere se ci si guarda bene), anche se può accadere che risolva un omicidio. molto più critico è verso la freddezza dell'assassino, un mostro anonimo del complesso corrotto cittadino.