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CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT? regia di Robert Zemeckis

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Spotify     8½ / 10  25/12/2018 05:45:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo film di Robert Zemeckis. Una pellicola, oserei dire, rivoluzionaria, in quanto fonde il cinema di animazione con quello "reale". E giustamente, questo film, nel corso del tempo, è diventato un cult.
Un bell'azzardo quello di Zemeckis, perché fare un'opera del genere, era un grosso rischio, ma il regista di Chicago è riuscito a sfornare un vero e proprio gioiello.
La trama è ambientata a Hollywood, alla fine degli anni 40. Agli studi di produzione di R.K. Maroon sono in corso le riprese per un nuovo film, ma il coniglio Roger Rabbit non riesce a concentrarsi nella recitazione. Si pensa che la causa di ciò, sia un possibile tradimento della moglie Jessica. Per saperne di più, Maroon contatta il detective Eddie Valiant, depresso e alcolizzato da quando un cartone uccise suo fratello. Valiant scopre che Jessica se la fa con Acme, il proprietario di Cartoonia. Quando Roger viene a sapere del tradimento, resta sconvolto. Il giorno seguente, Acme viene trovato morto e il colpevole si pensa sia proprio Roger Rabbit. Eddie vuole vederci chiaro e, quando torna al suo studio, trovo proprio il coniglio a nascondersi li. Il cartone giura ad Eddie che è innocente e che l'omicida è un altro. Toccherà al detective Valiant, accompagnato da Roger, riuscire a scoprire che c'è dietro l'omicidio di Acme.
Zemeckis, per la riuscita del prodotto, ha mischiato tanti generi. Ne è venuta fuori un'alchimia perfetta: la trama, si sviluppa in maniera simile, a quella di un giallo classico, con depistaggi, indagini, persone messe a tacere e così via. A ciò, si associa, ovviamente, il cinema d'animazione, vista la presenza dei cartoni e della loro contagiosa allegria. Poi abbiamo la commedia, in quanto sono molti i momenti simpatici o ironici e non poteva essere altrimenti. Infine abbiamo anche un tocco di avventura.
Tutto funziona alla perfezione, senza nessuna sbavatura. Il director fa un lavoro egregio, realizzando un'opera completamente nuova. Naturalmente, c'è anche lo zampino di Steven Spielberg, qui in veste di produttore esecutivo, ma tant'è.
Si tratta di una pellicola adatta per grandi e piccini. Non è, ovviamente, un cartone a tutti gli effetti e quindi, non è prodotto esclusivamente per bambini, anzi, la storia più va avanti, più diventa intrigante e misteriosa, però ci sono anche delle situazioni degne dei migliori Looney Tunes.
La caratterizzazione dei personaggi è eccezionale: Eddie Valiant è un personaggio in cerca del riscatto e, stando insieme ad cartone, riuscirà a riscoprire cose e valori che credeva di aver perso dopo la morte del fratello.
Il giudice Norton è l'antagonista per eccellenza: meschino, perfido, spietato. Lo spettatore lo odia sin dalla prima comparsa.
E che dire di Roger Rabbit? Forse uno dei soggetti più teneri di tutto il cinema. E' di una simpatia unica, trasmette il sorriso a chiunque. L'astante è colpito però anche dalla sua sensibilità, la quale viene fuori più di una volta.
Il ritmo è scorrevole. La storia si fa sempre più avvincente ogni minuto che passa. Ciò grazie anche ad un montaggio coi fiocchi.
Tra le scene da ricordare, ci sono quella della scarpa sciolta nella salamoia, crudelissima. E poi gli ultimi 20 minuti finali sono da antologia.
La scenografia è funzionale. Da notare come, sia i cartoni nella città che gli esseri umani a Cartoonia, riescano perfettamente ad amalgamarsi senza difficoltà.
Buona anche la fotografia, dai toni non accesissimi ma molto omogenei.
Colonna sonora adatta al tipo di film. Utilizzata sempre nei momenti più opportuni.
Il cast è ottimo: gran prova di Bob Hoskins. L'attore riesce a trasmettere simpatia ma anche un velo di malinconia. Comunque, in diverse scene, è davvero esilarante. Espressioni riuscitissime e notevole interpretazione dei dialoghi.
Grande Christopher Lloyd. Dopo aver lavorato con Zemeckis in "Ritorno al Futuro", l'attore di Stamford torna stavolta nel ruolo del cattivo che gli riesce dannatamente bene. Lo spettatore inizia ad odiare Norton sin da subito. Lloyd tira fuori una cattiveria davvero impensabile.
La sceneggiatura è un po' approssimativa in certi punti, specie nei nodi cruciali della storia, non spiega le cose nella maniera più giusta. Però, lo screenplay si sorregge lo stesso su degli impeccabili dialoghi (alcune battute sono rimaste nella storia).

Conclusione: una pellicola storica che ha segnato un crocevia nel cinema di animazione. Divertente, simpatico e profondo. Da vedere per forza, anche insieme a tutta la famiglia.