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ACTION regia di Tinto Brass

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     7½ / 10  26/03/2012 00:58:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molti collocano ACTION nel periodo erotico di Tinto Brass, invece secondo me è un film ancora pregno di surrealismo, di sogni erotici, un film trasgressivo e allo stesso tempo grottesco.

Nella prima scena vediamo un gangster e una squadra di polizia impegnati in una sparatoria, poi d'improvviso il cattivo si mette a ballare e crolla tutto: è soltanto una scena di un film (dove lo stesso Tinto appare come regista).
Sulle prime già si capisce che tipo è il protagonista: è un attore che non è mai riuscito a sfondare e di fatto non ha molto talento ne voglia di impegnarsi. Il suo agente agli estremi gli trova un ruolo in un film porno dove troviamo altre figure cinematografiche come il produttore che non vuole buttare via i suoi soldi e il regista artista, un pò fumato, strambo. Ma anche nei porno non ha molto successo e ben presto si stanca. In quest'ultimo film conosciamo una ragazza "Ofelia" e da qui ACTION diventa un porno on the road.

Per tutto il film si possono trovare in grande quantità parolacce come *******, ****, *****, *****, tutti vocaboli che secondo la psicologia incentrata sulla sfera sessuale indurrebbero forti impulsi a chi li ascolta ripetutamente.

Alcune scene che mi sono rimaste impresse sono adempio la scena in cui l'attrice non riesce a produrre escrementi, oppure il sogno erotico dove al posto dei nasi e delle bocche ritroviamo peni e vagine o ancora i titoli di testa vengono conditi con una scena dove un tizio beatamente piscia sul muro. Mi hanno colpito perché sono scene che anche se rientrano nella sfera sessuale provocano più che altro riso. Molte di esse sono provocatorie come del resto tutte le citazioni che vengono fatta durante il film: si parte con Olmi L'ALBERO DELLE ZOCCOLE, per passare a Kubrick con ODISSEA NELLA SPAZZATURA fino a Renoir con LA GRANDE ILLUSIONE. Ma le citazioni non si estendono solo in campo cinematografico (Visconti, IL CACCIATORE, RAMBO, TAXI DRIVER, IL POSTINO, CASABLANCA, SALO') ma anche in campo letterario (De Sade), in quello teatrale (AMLETO e lo stesso Shakespear), in quello musicale (Edit Piaf), politico (Mao Tse-Tung) e pure il vangelo viene preso in ballo.

La pellicola è piena non solo di situazioni improbabili ma anche di personaggi strani come Garibaldi con la sua Anita, l'attrice che si crede Orfea, la donna della discarica che culla la gamba di gesso, i cattivi della discarica con seni e falli finti,..
Il film presenta alcuni aspetti negativi, come la pessima fotografia o la sincronizzazione del doppiaggio e la stessa recitazione, altri invece più simpatici come l'uso dei dialetti del nord o il montaggio accelerato con una colonna sonora composta da note allegre e veloci di pianoforte, come si usava fare nelle comiche dei film muti.

Com'è iniziato finisce, solo che questa volta è tutto vero e Bruno muore. E' la storia che nel complesso ti lascia un pò di amaro. E' finita in un modo che non ci si aspetta, in fondo con ACTION è stato tutto un gioco da buffoni dove si prendeva in giro la Nouvelle Vague, il cinema d'autore e si innalzava il porno come unica cosa seria che il cinema fa!