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LA SIGNORA DI TUTTI regia di Max Ophüls

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Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  26/12/2008 17:24:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stupendo, un melodramma di infinita intensità, grazie soprattutto agli interpreti. Un cast tutto italiano. Vista la data di uscita non è per niente un Ophuls acerbo, anzi già maturo. In realtà è proprio al 100% italiano questo film a causa di un esilio forzato del regista perchè ebreo (e tante grazie hitler unica cosa buona anche se involontaria per quanto ci riguarda di quest' uomo). Tutte le opere di questo regista -tra i miei preferiti in assoluto- sono anche una riflessione sul cinema e sullo spettacolo, una visione, quella di Ophuls, lungimirante; il produttore che fa echeggiare quel "..tutto continua, tutto continua!" sembra proprio una delle caratteristiche peggiori del mondo dello spettacolo moderno. La storia coincide con la popolarità della diva Gaby Doriot, interpretata incisivamente da un' esordiente Isa Miranda, tanto che molte sono le similitudini con il personaggio che interpreta, di cui il manifesto in processo di stampa nell' incipit, si fermerà a fine pellicola. "Ho avuto successo, ma mi ritrovo sola." Strutturato integralmente con un flashback soggettivo, è uno dei gioielli che il cinema ci ha dato. Bellissimi gli esterni che ricordano il successivo "Il Piacere", e impossibile non fare il parallelo tra le foto di Gaby Doriot in esposizione a 360° per il pubblico, e Lola Montes protagonista del film omonimo.