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UNA DONNA CHIAMATA APACHE - APACHE WOMAN regia di Giorgio Maurizio

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daniele64     5 / 10  12/05/2019 14:54:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' fin troppo facile vedere in questo western del 1976 la versione italiana ed ultra low cost del celebre " Soldato blu " , anche se è girato , invece che nelle aride pietraie dell' Arizona ( patria degli Apache ) , tra le verdi colline toscane fiorite di ginestra ... Un film che punta molto sul revisionismo e sull' exploitation , come era di moda in qual periodo , con una buona dose di violenza e di sesso ( anche se non esagerata ) . Siamo in un Far West che sembra quasi la succursale dell' inferno , con soldati che massacrano " i sevaggi " al grido di " noi siamo la civiltà e Dio è con noi " ; con feroci banditi e laidi commercianti disposti a tutto ; con cercatori d' oro impazziti dalla solitudine ; con predicatori fanatici con folle e sadica famiglia al seguito . Gli unici elementi di umanità si vedono quindi nel forzato rapporto prima di compagnia e poi d' amore tra i due sfortunati protagonisti , una recluta sperduta ed una squaw sopravvissuta al massacro della sua famiglia . Basterà l' amore a vincere la violenza del mondo ? Il cast è di attori di terza fascia , spesso sopra le righe , ma qualcuno nell' occasione non se la cava male , specialmente Al Cliver ( alias Pier Luigi Conti , doppiato da Ferruccio Amendola ! ) , la bella Yara Kewa ( alias Clara Hopf , che gira tutto il film vestita solo da uno svolazzante poncho ! ) e Corrado Olmi ( che cerca di imitare Donald Pleasance ! ) . Da salvare anche la colonna sonora di Roberto Donati e Maria Maglioni , con musichette country carine . La regia di Giorgio Mariuzzo invece è parecchio dilettantesca ma è sorretta almeno da una bella fotografia luminosa . Con tutti questi discorsi , penserete voi , adesso stroncherai 'sto film con un votaccio ... Ed invece no . La sufficienza piena è lontana , ma la pellicola , con tutti i suoi difetti ( primo fra tutti il budget di due lire !! ) , ha un suo perchè , non annoia , anzi riesce pure a far empatizzare lo spettatore con i due protagonisti . Quindi gli do un inaspettato 5 .