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VENERDI' 13 regia di Marcus Nispel

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phemt     6 / 10  02/11/2009 08:44:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Venerdì 13 (inteso come saga) è l’emblema dello slasher movie, il sottogenere horror americano ed eighties per eccellenza! Malgrado sia uscito dopo Halloween, Reazione a Catena di Mario Bava e altre pre-slasherate varie (Clark, Martino ecc) da cui prende spunto qua e là, Venerdì 13 è probabilmente il più seminale fra tutti gli slasher movie, quello rimasto più nell’immaginario comune e quello più copiato (probabilmente per l’ambientazione camp così radicata nella cultura giovanile statunitense)…
E checché ne dicano i fan di Michael Myers, Jason la sua maschera da hockey e il suo machete sono le icone del genere malgrado il film di Cunningham (in cui tra l’altro Jason praticamente nemmeno c’è) e relativi seguiti siano indubbiamente inferiori al lavoro di Carpenter…
Il primo capitolo ha poi dato vita ad una lunghissima saga di prodotti praticamente tutti uguali ma Jason ha sempre mantenuto intatto tutto il suo fascino mortifero e lo zoccolo duro dei fan non lo abbandonerà mai…

Indi per cui un remake non può sorprendere affatto anche considerando il buon successo al botteghino della rilettura delle gesta di Myers a cura di mr Rob Zombie…
Prodotto dallo stesso Cunningham (ma purtroppo ci sono pure le manacce di Michael Bay), alla regia per l’occasione è stato scelto Marcus Nispel diventato famoso per essere andato a remakare un altro classico dell’horror (Non Aprite quella Porta) in una versione tutto sommata sufficiente anche se per nulla esaltante…
La differenza è che mentre Zombie ha fatto la sua versione personale di Halloween, Nispel ha fatto il remake di Venerdì 13 con qualche spunto qua e là che fa venire in mente più Leatherface che Jason e che c’entra poco con la saga (ma Jason adesso si mette a difendere il suo territorio? E ruba il kerosene?)…
Che poi in realtà di remake non è neanche giusto parlare perché questo Venerdì 13 è più che altro una sorta di fusione dei primi 3 capitoli con l’aggiunta di richiami vari ad altri film della saga…

Chiedere innovazioni onestamente non ha senso, nessun capitolo della saga ha mai mostrato qualcosa di vagamente innovativo e lo slasher stesso basa molte delle sue fortune sulla struttura semplice, immediata e ripetitiva che lo contraddistingue… Nispel dal canto suo non ci prova nemmeno a cambiare le carte in tavole e non riesco a dargli troppo torto…
Infatti non capisco chi sia rimasto troppo deluso dal film in questione cosa si aspettava? Ma cioè, gli avete visto gli altri Venerdì 13? Sono sempre stati una rassegna di mentecatti, palestrati o idioti con relative troiette al seguito che si facevano un po’ di maria, qualche sana chiavata e qualche bevuta finché non arrivava Jason a trucidarli…
E’ vero che in questo caso visto il prologo (una decina di minuti) visto tutto il film, ma in realtà con Jason è sempre stato così, visto un film della saga visti tutti! Questo è Venerdì 13, è sempre stato così e rimarrà per sempre così, tentare un approccio differente non avrebbe avuto nemmeno senso, soprattutto ora che siamo giunti al dodicesimo capitolo o giù di lì…
Che poi gli stessi che si lamentano magari sono quelli che rompevano le palle a Zombie perché non è rimasto fedelissimo al verbo di Carpenter… Mah, la gente a volte è strana!

Comunque sia i soliti personaggi stereotipati e perlopiù antipatici o irritanti, qualche tetta (rigorosamente rifatta) al vento, qualche scena di soft sesso un pochino più spinta rispetto agli altri capitoli, un po’ di sangue (ma nemmeno poi tanto), un discreto body count condito da omicidi interessanti e abbastanza vari e niente di più…
La regia di Nispel è abbastanza anonima e lo si nota dalla scena in cui Jason trova la maschera, scena teoricamente storica che invece viene buttata via senza la dovuta attenzione…
Finale inevitabilmente giusto!

Ottimo il riscontro al botteghino negli Stati Uniti (ma lì incassano bene praticamente quasi tutti gli slasher movie), lontano dalle lande statunitensi il film è stato fondamentalmente un flop, ma per gli slasher è il mercato americano a comandare e quindi attendiamoci a breve il secondo capitolo, fondamentalmente uguale in tutto e per tutto a questo film…