kowalsky 7½ / 10 03/01/2009 20:29:21 » Rispondi L'ultima, piacevole sorpresa della stagione, film squisito perchè tocca le corde giuste (a volte fin troppo), perchè è così politicamente corretto e... eppure qualcosa non mi torna: sarà che non sono molto ottimista sull'umanità in generale ma ugualmente trovo parossistico l'atteggiamento di Vale (soprattutto dopo che in certe sequenze è stato tacciato più o meno di spregiudicato cinismo) davanti a un "clandestino" nella propria dimora, oppure fin troppo fatalista la madre di Tarek davanti alla prigionia del figlio.
Insomma, se sul tema dell'immigrazione e delle divergenze razziali il film non aggiunge molto (salvo compensare con una certa ipocrisia un certo bisogno di fratellanza universale), occorre ammettere che questa commedia amara riesce a trasmettere splendidamente il senso di solitudine (e il riscatto "morale/affettivo") di un uomo, Vale ("non ho altro... fingo ma non faccio niente") e un finale splendido (ogni tanto esistono anche i finali splendidi, nei film) così apertamente comico da risultare infinitamente tragico fanno pensare che McCarthy, da novello Al Ashby (chissà perchè ho pensato tanto al suo cinema) sa emozionare senza bisogno di "far spalancare le porte" (non so se mi spiego). Il capolavoro annunciato dalla stampa internazionale può attendere, ma di questi tempi un film appassionato e tenue non è da poco
kowalsky 03/01/2009 20:30:36 » Rispondi Domanda: quale disco di Fela Kuti regala Tarek a Vale? (Io ne ho una dozzina)