Film davvero ben curato, a tratti molto appassionante anche se non necessariamente originale. The terminal risveglia il bambino che c'è in noi, è una sorta di fiaba che si rispecchia nell'ingenuità infinita di Viktor, capace di inseguire il suo sogno in capo al mondo e di realizzarlo con gli occhi di chi è ancora in grado di credere nell' improbabile se non nell' impossibile. Viktor risveglia il bambino che è in noi x che sa sognare, è capace di stupirsi di fronte a tutto ciò che incontra nel terminal e che per lui rappresenta un mondo nuovo e sconosciuto: è la pura ingenuità e bontà contrapposta alla freddezza calcolatrice e volta unicamente al proprio utile del direttore dell' aeroporto. Tutto quello che questo film racconta è la vita, che è la stessa di sempre anche se vissuta " in scatola" all'interno della sala di traffico internazionale: c'è l'amore,il tradimento, la guerra che con le sue brutture riesce a penetrare anche nel microcosmo del terminal, ed il lieto fine che tutti aspettiamo. Una bella fiaba dicevamo, capace non solo di far sorridere, ma di regalare attimi di vero e proprio divertimento che si alterna alla commozione in una girandola di emozioni. Tom Hanks straordinario istrione, Spielberg ispirato e poeta come non si vedeva da tempo, che lascia da parte gli effetti speciali per andare a suonare le corde dell' immaginazione con un' archetto più fine, la narrazione trasognata e a tratti visionaria ( la costruzione della fontana x l' amata dentro al terminal 67 ne è l’ esempio). Zeta-Jones piuttosto anonima e scolastica. Da vedere.
Gilead 16/09/2004 12:22:26 » Rispondi Condivisibile o meno rimane un bel commento. Complimenti! Io condivido.
il Pria 17/09/2004 13:24:29 » Rispondi Grazie per i complimenti ...è sempre bello trovare persone che apprezzano le tue idee..