Gualty 9 / 10 18/12/2010 14:10:04 » Rispondi Una sublime favola degli orrori, scorretta, selvaggia pur nella sua delicata atmosfera ovattata dalla neve e dal tocco delicato della regia. Una fotografia intima e urbana, nella grandiosità delle lande svedesi a svettare è il piccolo parco giochi del condominio, le finestre, le porte. "Posso entrare?" chiede Ely, e la regia fa eco a questa domanda con una tecnica non invasiva, un ritmo dolce e sospirato. Scorretto: non c'è spazio per moralismi preconcetti. Ambigua e tragica la figura del "padre" di Eli, ambigua e distante quella del padre di Oscar. Un film di bambini, per noi grandi.
Incredibilmente bella la scena della piscina, un occhio per un orecchio, tre cadaveri per un'amicizia. In una sequenza che, girata in qualsiasi altra maniera, sarebbe stata l'apoteosi dello splatter, o dell'orrido, o della tensione. Mentre l'apnea del giudizio, il silenzio subacqueo e gli occhioni di Ely... il sorriso di Oscar... poetica.
Dexter '86 18/12/2010 15:40:27 » Rispondi Se ti è piaciuto così tanto devi assolutamente leggere il libro.
Gualty 02/09/2012 13:46:13 » Rispondi Non saprei, come genere letterario non mi affascina. Però quando avrò finito l'infinita lista di libri-da-leggere ci farò un pensiero :)