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LASCIAMI ENTRARE - LET THE RIGHT ONE IN regia di Tomas Alfredson

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Requiem     7½ / 10  10/05/2009 11:12:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Straordinario melodramma horror che narra le vicende di due ragazzini in una terra desolata in pieno inverno.

Nessuno romanticismo, nessuno spavento improvviso. "Lasciami entrare" è invece un inquietante storia ambientata in una terra desolata, scura, fredda, e del tutto inospitale, dove gli adulti sono degli stupidi alcolizzati e i ragazzini giocano a fare i bulli con i più deboli.
In questo quadro è ambientata la storia di un ragazzino, silenzioso e vittima dei bulli coetanei e di una ragazzina strana (straordinaria l'attrice) che sembra avere molti più anni di quanti ne dimostra.

Impossibile catalogare "Lasciami entrare " come semplice film horror. Sarà anche un film di genere sui vampiri, ma è anche un asciuttisimo melodramma particolarissimo, davvero originale e senza simili.
L'idea poi di narrare una vicenda simile con protagonisti dei bambini è geniale.

Annunciato remake americano, operazione a priori idiota.
lordsynclair  13/05/2009 22:52:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
questi americani stanno veramente stancando con questi idioti remake hai ragione rappresentano il nulla ma hanno proprio bisogno di crearli?io dico di no ma vi ricordate il film nikita? quel remake americano uguale ma proprio copiato secondo per secondo ...che originalità nonc è che dire
addicted  14/05/2009 00:09:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo con la bocciatura dei remake americani!!! Sono il vero vampirismo del cinema, che risucchia e uccide la linfa vitale delle opere d'arte. In questo caso, poi, data la straordinaria vitalità e bellezza dell'originale, l'operazione del remake è un vero delitto. Ve la immaginate un'altra Eli? Dove la trovano una interprete all'altezza? Mica le Lina Leandersson nascono sugli alberi!!! Senza parlare del linguaggio cinematografico. Il 99% della bellezza di questo prezioso gioiello svedese risiede proprio nel suo essere squisitamente nordico, con i suoi silenzi, le sue solitudini, le sue periferie alienanti. E poi non credo che il regista holliwoodiano medio sia in grado di competere con l'impareggiabile Alfredson. Basta ricordare il finale del film. Dieci minuti che, se non mi sbaglio, rimarranno molto a lungo nella memoria di tutti. Perfetti nello stile, nel montaggio, nell'uso del sonoro (geniale!!!). Non vedo neanche un americano in grado di lavorare a questo livello. In poche parole, voler fare un remake di "Lasciami entrare" è come decidere di fare il remake di "Mullholland drive": è una cosa assurda!!!