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EDEN LAKE regia di James Watkins

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  02/03/2012 11:25:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Eden Lake" procura sofferenza,è uno di quei film che tengono incollati allo schermo senza lasciare scampo,imprigionati da una morsa implacabile istigata con destrezza tramite un'eccezionale escalation disumana.Da trascurabili battibecchi si precipita in una violenza psicologica e fisica che stordisce.
A disturbare maggiormente non sono le numerose scene truci,non è infatti individuabile un'immotivata vanteria dell'atto sanguinario come assodata abitudine del torture-porn.Si indugia poco sui particolari e il supplizio fisico viene più suggerito che sbattuto in faccia,a lasciare senza fiato è la facilità con la quale un gruppo di ragazzini sconfina nella violenza.Bastano piccole scaramucce,una provocazione eccessiva cui fa seguito una reazione fortuita e comunque derivativa per scatenare l'inferno.James Watkins decide di affrontare un problema molto frequente in Gran Bretagna come quello dell'allarmante dilagare della violenza minorile.Mentre radio e network paventano soluzioni ipotetiche gang di iracondi ragazzini consumano quell'aggressiva inciviltà cui sono stati esposti e contagiati da genitori inadeguati.
La disamina sarà pure semplicistica ma Watkins giunge ugualmente al cuore del problema evitando barbosi sermoni di natura sociologica,l'infarinatura fornita è impossibile da non condividere,con violenza e prevaricazione che diventano unico verbo per questi disadattati.
Il ritmo è vertiginoso dopo una breve e flemmatica parte introduttiva adeguata per farci conoscere le sventurate vittime.Fantastici sia Fassbender che la graziosissima Kelly Reilly,ottimi attori che fanno la differenza elargendo tangibile drammaticità ai loro personaggi.Validissimi anche i giovani criminali,tra cui è riconoscibile il biondo Michael Turgoose già apprezzato nel notevole "This is England".L'essenzialità della trama non incide in modo negativo,"Eden Lake" abbindola tramite una follia dispotica che inquieta per davvero sfoderando un colpo di coda finale fornito con maestria,puntuale nell'offrire ulteriori risposte e finalmente pudico nel non andare oltre,evitando di insistere quando ormai il messaggio è lampante.
Continua a risuonare la frase di una donna,"sono solo bambini" afferma la scellerata tapina,senza rendersi conto dei mostri che ha generato alimentati da negligenza e permissivismo estremo.