Jolly Roger 7½ / 10 31/01/2012 20:06:59 » Rispondi Il primo aggettivo che mi viene in mente per Eden Lake è DISTURBANTE. Una gita, una giornata come tante, la tranquillità, i riflessi della luce sull'acqua del lago, gli uccellini che cinguettano… e poi un'escalation diorrore. In questo film non ci sono spiriti maligni, mostri, cannibali, demoni, ma quello che c'è risulta persino peggio: una banda di ragazzotti bulli e strafottenti, delinquentelli che, nella stolta spirale del gruppo, man mano che la situazione sfugge loro di mano, si trascinano a vicenda verso l'oblio della ragione, trasformandosi in feroci assassini. Ci sono alcune scene in cui la tensione raggiunge un livello insopportabile. Sarà che probabilmente mi sono immedesimato troppo nella coppia adulta, che in alcune scene, come quando
Il marito legato all'albero viene torturato col coltello
mi sembrava quasi di provare dolore fisico. Raramente sono rimasto così coinvolto da un film fino a togliere gli occhi dallo schermo. Tutti i protagonisti recitano in modo ottimo. Un difettuccio a onor del vero il film ce l'ha: secondo me, da un certo punto in poi, esagera un po' con un paio di incongruenze:
è vero che la situazione scappa di mano a tutti e scappa di mano soprattutto ai bulletti, ma la scena del bambino a cui viene dato fuoco dagli altri è poco realistica e stona nel complesso. L'avrei evitata. Inoltre, è davvero poco ipotizzabile, pur considerando tutta la stupidità di questi bulletti, che dopo aver creato un casino simile possano anche minimamente sperare di poter nascondere tutte le prove.
Mi ha un po' indispettito, inoltre, il fatto che in alcune scene traspare manifestatamente l'intenzione del registra di far soffrire gli spettatori. Il finale è
ma questo finale è altrettanto inevitabile, perchè dà al film una sua coerenza nel significato di fondo: Eden Lake tratta il tema della violenza giovanile, in una paese, l'Inghilterra, che sente particolarmente questo problema, e lo fa dando la sua spiegazione, la sua morale (più che darcela ce la sputa addosso).
la colpa del comportamento dei bulletti è da ricercare nell'educazione che hanno ricevuto dai genitori
Una verità banale, universalmente riconosciuta, ma che spesso viene dimenticata. Un utente che ha commentato prima di me ha citato un famoso proverbio che calza a pennello, riassume tutto:
Insomma, si potrebbe dire che, se il vostro amichetto di giochi 1. ha l'hobby di uccidere le persone, 2. ma il suo nome di battesimo non è Michael Myers,