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TWO SISTERS regia di Kim Jee-Woon

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Invia una mail all'autore del commento Caio     6½ / 10  27/03/2007 02:41:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho capito bene alcuni passaggi nel finale, e sinceramente mi viene spontaneo chiedermi se davvero avessero una spiegazione logica, dal momento che gli horror made in japan/corea non presuppongono necessariamente una narrazione "logica". In ogni caso il film è carino, di discreta qualità. Lo metterei poco al di sotto del cugino "the eye", e appena al di sopra del recente "the grudge". La recitazione in particolare mi ha colpito, è piuttosto buona rispetto a molti altri del genere (the eye compreso), che obiettivamente non offrono delle performance attoriali di grande livello. Vi sono alcuni clichè che ormai sembrano essere una prerogativa dell'horror made in japan: i capelli in primis, che in un modo o nell'altro finiscono sempre col diventare l'oscura foresta che nasconde il volto del fantasma di turno; ma anche l'immancabile sacco che nasconde un corpo misterioso (che fa molto audition a dirla tutta!); e, naturalmente, le bambine. In quanto ad angoscia però non raggiungiamo assolutamente il livello di Takashi (si scrive così), e il film rimane un buon prodotto di un regista che si mantiene sul "politically correct", senza sconvolgere più di tanto lo spettatore. Gli dò un sei e mezzo, nè più nè meno.
Invia una mail all'autore del commento Caio  27/03/2007 03:07:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto adesso la risposta di cash al commento di antoballaro, dove praticamente si spiega passo passo la trama del film. Decisamente inquietante e complessa da un pusto di vista psicologico. Forse, col senno di poi, un mezzo punto in più lo merita.
HATEBREEDER  27/03/2007 14:02:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guardatelo altre 6/7 volte, e poi metterai 10.
Invia una mail all'autore del commento Caio  27/03/2007 19:48:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ne dubito. Anche se la storia è realmente affascinante, la sua messa in scena è alquanto discutibile. Il regista si è un pò atteggiato a fare il Lynch della situazione, con il risultato di confondere le idee più che esprimere emozioni