arturo 6½ / 10 29/10/2009 14:43:59 » Rispondi Ok, il cinema con la C maiuscola, De Palma e Leone, e chi più ne ha più ne metta, a me il film è sembrato - come sempre con il buon Quentin - il prodotto di un bambino matto con grande talento. Brillante, ma infantile. Personaggi monodimensionali, zero psicologia, violenza celebrata ed enfatizzata con divertimento puerile. Più nel dettaglio, la storia nel finale non sta proprio in piedi:
a parte il buffo - ma inverosimile, nella verosimiglianza di tutto il resto - siparietto con i bastardi che si fingono italiani, mi sembra incredibile che nessuno abbia notato la seguente incongruenza: il cacciatore di ebrei identifica Pitt, lo arresta e lo porta altrove, dove patteggia con lui e con gli alleati la propria buonuscita in cambio della riuscita dell'attentato. Ma che ne sa lui che i soci di Pitt non lo abbiano già portato a termine, o viceversa - non vedendo più Pitt e l'attrice - vi abbiano rinunciato? E Roth e l'altro? Vedono sparire Pitt e la donna e non si fanno neanche una domanda sulla loro sorte? Per non parlare del fatto che Waltz, geniale e scaltro, si consegna ad una fine telefonatissima. E' evidente anche al mio gatto che, una volta consegnatosi a Pitt, verrà ucciso. E questo a prescindere dalla spietatezza di quest'ultimo. Una volta consegnatosi nelle mani degli alleati, e non avendo più strumenti di ricatto, è ovvio e scontato che questi se ne vogliano liberare.
Ma di queste pecche evidentissime nessuno fa cenno, tutti restano accecati da carrelli e dolly e ppp al ralenty...
dici che è tanto telefonato che Waltz sarebbe stato ucciso a fine film.. peccato che non venga ucciso.. ma soltato marchiato con il coltello.. sicuro di aver seguito bene il film?
per quanto riguarda il resto.. i due soci hanno un timer alle caviglie, la loro missione suicida è di rimane lì fino alla fine comunque vada, seguono gli ordini senza farsi domande. pitt quando viene arrestato ha anche lui il timer alla caviglia, sincronizzato con quello dei suoi soci si presuppone, quindi ci vuole poco a waltz per capire quanto manca all'esplosione, bastava osservare il timer di pitt. i soci nel cinema non si fanno domande sulla sorte di pitt e dell'attrice perchè la loro è una missione suicida, devono andare avanti a qualunque costo. non mi sembrano cose così improbabili
vabbè, ucciso o sfregiato, il concetto è che si fa fottere come un pivello, e d'altronde la cosa è scontata, perché a quel punto non ha più armi di ricatto. Quanto alla questione del timer, non giustifica affatto la sicumera di Waltz, che in quel momento non ha alcun controllo su quello che sta succedendo in sala, essendone lontano anche fisicamente. D'accordo che i due complici di Pitt vogliono rimanere lì comunque vada, ma è quantomeno strano che non si facciano domande sulla sorte del loro capo (i palchi sono visibili dalla platea)
beh, waltz è intelligente ma non scemo, il suo biglietto per uscire dalla guerra era la morte di hitler e il consegnarsi agli americani, lo sfregio è un rischio che poteva correre e ne è valsa la pena in fondo. una cicatrice per la libertà. (escludiamo l'ipotesi che pitt lo uccidesse, sarebbe andato contro gli ordini dei superiori, non lo avrebbe mai fatto).
tornando alla scena del teatro, non ci vedo niente di male. i due sono lì per una missione suicida (=accetti la morte senza tante domande) quindi non vedo perchè preoccuparsi degli altri in platea. dovevano stare seduti fino all'esplosione, e basta. questo giustifica la sicurezza di Waltz nel frattempo. i due bastardi in sala non sarebbero stati disturbati da nessuno visto che solo waltz sapeva del piano.
non so, io la vedo molto semplice, abbassare il voto al film solo per questi piccoli dfettagli mi sembra esagerato.
I due uomini di Aldo Raine non si chiedono dove sia finito lui e l'attrice in quanto a loro era riservato un palco speciale, non si sarebbero seduti in platea come loro visto che in genere alle celebrità è riservato un posto d'onore.
arturo 29/10/2009 23:00:16 » Rispondi ho già risposto sopra