The Gaunt 8½ / 10 16/10/2009 09:42:23 » Rispondi E' un gran film, poco da dire, divertimento assicurato in cui alla fine della proiezione ti rendi conto che sono passate due ore e mezza talmente in fretta da sorprenderti, segno evidente dell'estrema scorrevolezza della pellicola. Strutturato in cinque capitoli, senza scene di raccordo fra un capitolo e l'altro, ma capaci tuttavia di creare un corpo unico con un gioco di rimandi che esaltano l'abilità narrativa di Tarantino. Il primo capitolo è un chiaro omaggio a Sergio Leone, probabilmente il nume tutelare di Tarantino, non tanto per una questione di stile, quanto per quell'amore viscerale verso il cinema. Personalmente immagino il Leone ragazzo guardare i film americani con lo stesso sguardo di Tarantino nel vedere tutti quei B-movie italiani di cui si è nutrito e che ha trasportato nelle proprie pellicole, perchè l'aria tipicamente "spaghetti" in questo film c'è e si vede. In mezzo a personaggi perfettamente funzionali alla storia, arricchiti da dialoghi capaci di tenerti incollato alla sedia, emerge senza dubbio quell'Hans Landa, cacciatore di ebrei, in una figura di cattivo che non sono riuscito ad odiare fino in fondo. Troppo accattivante questo personaggio, non puoi non riuscire ad ammirare la sua abilità e scaltrezza nell'eseguire il suo pur meschino lavoro. Il finale poi è tutto da godere, epico e spettacolare, pur con qualche rimpianto: solo al cinema la Storia si può cambiare, ma pazienza, lasciamoci cullare da questa illusione.
bulldog 16/10/2009 10:22:42 » Rispondi Per nulla d'accordo.Io non ho trovato la pellicola scorrevole nel modo più assoluto. Nella parte centrale ho ronfato alla grande.
The Gaunt 16/10/2009 11:42:40 » Rispondi Ben ti sta, così impari a non portarti un cuscino. Scherzi a parte non ho sentito nella maniera più assoluta la durata del film. Anche nei momenti apparentemente più statici, la bellezza dei dialoghi, la suspence creata come nel capitolo dello "scantinato" ha supplito in maniera eccellente alla mancanza, si fa per dire, di azione.
bulldog 16/10/2009 11:59:33 » Rispondi De gustibus,i dialoghi tarantiniani son per me il più grosso sonnifero cinematografico.
The Gaunt 16/10/2009 12:39:37 » Rispondi Però quello che mi domando è: se una cosa non piace o non entusiasma, perchè continuare a vederla.....
A meno che la dolce metà sia una fan di Tarantino...
Se a me chiedessero di vedere una rassegna sulla nouvelle vague, gli punterei un canne mozze in pieno muso pur di sottrarmi.
bulldog 16/10/2009 13:31:22 » Rispondi Ma infatti hai ragione,l'ho scritto nel mio commento,visti i commenti entusiastici un poì di tutti ho voluto dare un altra chance a Tarantino ma è stata l'ultima.
Se non fosse stato per l'ultima mezz'ora avrei dato 3,così siam sul 6. Pensa che Pulp Fiction,Kill Bill o Le iene mi son piaciuti ancora meno di questo.
bulldog 16/10/2009 13:33:38 » Rispondi ah pS:un motivo inoltre è stata la presenza di Eli Roth,mi incuriosiva parecchio.
DocSerg1 16/10/2009 13:00:59 » Rispondi E fammi capire, che tipo di dialoghi ti piacciono?
outsider 17/10/2009 13:56:15 » Rispondi ....quelli che può fare in un ex-manicomio con qualcuno che vagheggi la fine del mondo del 2012. hi hi hi
Wally 25/10/2009 14:53:54 » Rispondi Ahahahahahahhahah in effetti... I dialoghi di Tarantino secondo me sono il Pilastro del cinema