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QUESTIONE DI CUORE regia di Francesca Archibugi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  07/09/2009 15:26:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storia di quarantenni agli antipodi e dei loro cuori ballerini.Cuori imperfetti,malati, ma non per questo incapaci di raccogliere e donare quell’affetto indispensabile affinché comprensione e complicità diventino elementi basilari di un’amicizia sulla carta improbabile.Nella calda cornice della Roma popolana prende quota un rapporto nato in ospedale tra un carrozziere generoso e “maneggione”,padre premuroso e marito affidabile, e uno sceneggiatore dalla verve irresistibile,per certi versi molto immaturo, timoroso di affrontare una realtà che fatica a comprendere esorcizzata a furia di battute sapide.Ne nasce un rapporto credibile,fatto di sentimenti che arrivano allo spettatore senza pietismi superflui.Francesca Archibugi si allontana dall’artificiosità di certo cinema italiano cercando di riprodurre uno spaccato di vita plausibile con risultati soddisfacenti.Non mancano forzature o situazioni discutibili,come del resto è innegabile che già a metà film si intuisca con facilità cosa ci attenda di lì a poco,ma è anche giusto soffermarsi sulla capacità di tradurre con gran delicatezza argomenti di non semplice approccio,sdrammatizzati grazie ad un piglio leggero e divertito sul quale incombe di continuo,senza isterismi,il dramma della malattia e della sofferenza.
Da incorniciare le prove di Albanese e Rossi-Stuart,altrettanto efficace Micaela Ramazzati,dotata di quella bellezza “coatta” perfettamente adatta al ruolo.
Film maturo e a tratti molti intenso,se non fosse per qualche inserto sbilanciato sarebbe stato di gran lunga migliore.