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IL FIORE DEL MIO SEGRETO regia di Pedro Almodovar

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Terry Malloy     6½ / 10  15/09/2013 19:29:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Almodovar torna al suo struggente romanticismo intelligente, con un ottimo risultato. E lo fa con l'attrice che costituisce la componente sensibile e romantica del suo cinema, la splendida Marisa Paredes. Parlare di Almodovar significa parlare anche delle sue attrici. La sua terza musa, dopo Carmen Maura (l'eroina proletaria, la donna coraggiosa, capace di star sola) e Victoria Abril (la stranezza delle donne, la loro incomunicabilità), c'è Marisa Paredes, figura enorme, anche se racchiusa in un film di non eccessive pretese. Un omaggio a Welles nella regia che sfrutta le superfici riflettenti, un primo, timidamente esplicito tributo a una cultura cinematografica che contrassegnerà il fortunato "Tutto su mia madre", e poi l'interesse per altre arti, la danza, la letteratura, la figura dell'artista, la sua solitudine e la sua parte di normalità urbana. I contatti con altri film precedenti, soprattutto con "Entre tinieblas", sono lampanti. Ma in quel laborioso cinema che è quello di Almodovar si stanno creando figure nuove, più stanche e adulte, meno popolari, figure solitarie e maestose, ma lunatiche, instabili, dipendenti. Un preludio al futuro, un'evoluzione instancabile verso un cinema che forse Pedro ha in mente, ma che non è mai riuscito a manifestare del tutto. Il risultato comunque, è di rara e mirabile bellezza.