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GRAN TORINO regia di Clint Eastwood

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jack_torrence     6½ / 10  13/01/2011 16:23:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questa pellicola osannata e premiata dal Morandini addirittura con le rarissime 5 stelline, a me non convince.

E' grande cinema? Gli assomiglia.
Non sono in grado di individuare i film (sicuramente ce ne sono a bizzeffe) cui questa trama assomiglia. Ma il senso di "deja vu" è fortissimo.
Sarà perché l'archetipo è uno dei più abusati? La "conversione" tardiva dell'uomo tutto d'un pezzo, che porta sino alle estreme conseguenze la sua mutazione, conservando però intatta tutta la sua integrità personale.
Cosa aggiunge Eastwood a questo ritratto, appunto, archetipico?

Il personaggio da lui interpretato odora di valori conservatori e di una visione della società (americana) che rimane del tutto inalterata: a cambiare, nella sua nuova visione delle cose, sono la collocazione dei soggetti. E' come invertire in una frase il soggetto e il complemento oggetto, senza modificare la sintassi.
Ebbene è la sintassi che a me non piace. Questa etica che non rinuncia all'enfasi del sacrificio, del manicheismo tra buoni e cattivi.
Non mi è andata giù quell'insistenza (che già si trova in "Million dollar baby") sul ritratto della famiglia americana media come un branco di egoisti ipocriti senza attenuanti, e non mi va giù che a loro non vada nulla. Siamo sicuri che non si meritino niente di niente, e che la macchina se la meriti il coreano?
Fa tanto bel cinema, e indubbiamente gli eredi del protagonista sono descritti in modo da disprezzarli sommamente. Ma nella realtà è tutto così in bianco e nero, o non ci fa piuttosto comodo pensarlo?
Noodles_  13/01/2011 16:42:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La forza di questo film secondo me non sta nella trama (quante trame originali si vedono ormai?), bensì nelle sfumature, nella delicatezza con cui la storia viene raccontata, nell'approccio, nella sensibilità di cui questo film è permeato.. E direi che proprio qui sta la sua forza: raccontare una storia semplice, e non nuova, con la sensibilità di una persona di 80 anni. E sulla sua famiglia, naturalmente non tutte le famiglie sono così, o per dirla con parole tue nella realtà le cose non stanno sempre così, ma lui racconta QUELLA famiglia, e quella famiglia, almeno nei suoi confronti, è così. Non è tutto bianco o nero (anzi, secondo me NIENTE è o bianco o nero), ma noi qui vediamo solo il modo in cui si rapportano a lui, ed è una cosa che secondo me ci può stare. Non dirmi che non hai mai conosciuto persone così. Del resto se non ci fossero, e tante, persone così, il mondo non sarebbe quello che è... :)
jack_torrence  13/01/2011 16:47:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' proprio perchè di persone così ne conosco tante (e anche molto vicine a me, credimi) che per me le "sfumature" sono di rigore.
Parli di delicatezza e di sensibilità, e qui invece la mia risposta si fa più incerta. Infatti abitualmente delicatezza e sensibilità sono da me molto apprezzate (vedi il mio commento al recente "Hereafter"). Non ricordo questa grande delicatezza in "Gran Torino", di cui ricordo invece molto bene la grossa grana manichea. Può darsi che troppi preconcetti mi abbiano inibito la capacità di percepire la delicatezza e la sensibilità di cui tu parli.
Noodles_  14/01/2011 10:04:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, ci ho pensato e devo dire che non hai tutti i torti per quanto riguarda la caratterizzazione di molti personaggi. Resta il fatto che a livello percettivo globale confermo le mie sensazioni, anche se ammetto che faccio molta fatica a verbalizzarle. A mio parere si tratta comunque di un grande film, un film che mi ha trasmesso molta serenità.
jack_torrence  14/01/2011 12:39:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma sicuramente è un grande film e io fuori di dubbio lo sottovaluto.
Penso che non ci sia nulla da ridire a considerarlo con obiettività un film da voto 8.
Noodles_  13/01/2011 16:56:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh certo, quando parlo di sfumature mi riferisco a tutto tranne che al modo in cui quelle persone sono rappresentate. Quell'aspetto è proprio tagliato con l'accetta. Ma, ripeto, personalmente non l'ho trovato irreale.
Vorrei continuare questo scambio ma, scusami, ora purtroppo non posso. Appena riesco a dedicarmici proverò a spiegarmi meglio.
VincentVega1  13/01/2011 17:00:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ndr - anche il mereghetti gli ha piazzato il massimo dei voti.
jack_torrence  14/01/2011 01:45:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
be' alle 4 stelle del mereghetti (che vale poco per quanto mi riguarda; troppo soggettivo) si possono far corrispondere genericamente tutti i voti superiori all'8 compreso che si danno su filmscoop.
Insomma, il Mereghetti è abbastanza largo di manica nel dare il massimo dei voti.
VincentVega1  14/01/2011 09:05:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie dell'info, io ho sempre avuto solo il mereghetti, il morandini mai aperto.

dici che è migliore?

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jack_torrence  14/01/2011 12:36:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io preferisco il Morandini.
Una scheda su due almeno, il Morandini fa delle considerazioni raffinatissime in poche righe.
E' sempre pacato e misurato, molto obiettivo, mai fazioso (come invece il Mereghetti, che soffre di antipatie e non le nasconde).
Inoltre il Morandini prende in considerazione anche il giudizio critico medio: a volte discostandosene (spesso in meglio, sostenendo cosa non è stato colto di un film), e spesso riportando (con citazioni) anche quello che è stato detto da altri.

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