Bonzobob 7½ / 10 30/03/2009 23:30:14 » Rispondi Credo si possa parlare di "film alla Clint". Le sue pellicole sono ormai garanzia di un modo di far cinema che non c'è più. Il films diretti da questo vecchiaccio non hanno incredibili sceneggiature o dialoghi mozzafiato o colpi di scena senza precedenti. Sono semplicemente delle storie ben fatte, ben girate, mai scontate, da vero artigiano. Clint è un conservatore ma averne di conservatori come lui! Il più bel regalo di questo film è stato vedere ancora una volta lo sguardo di ghiaccio da uomo duro che sputa in faccia alla morte.
Nel film il vecchio Kowalski fa sempre la cosa giusta, senza ipocrisia. Manda a quel paese i parenti imbecilli sacrificandosi per gli sporchi "musi gialli". Forse perchè riconosce in loro il valore che lui vedeva nella sua gente ai tempi della Gran Torino. Ormai, gli ideali di un tempo appaiono vecchi come il suo quartiere. Bellissimo il regalo della confessione fatta non al prete ma all'amico Thao. Finale bellissimo, mai scontato fino alla fine.