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GRAN TORINO regia di Clint Eastwood

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Teo82     9½ / 10  21/03/2009 10:11:57 » Rispondi
Capolavoro assoluto. In attesa di vedere The Wrestler, questo è il mio personalissimo film in assoluto migliore dell'anno visto. Clint Eastwood oltre che un'icona del cinema americano come attore, è già diventato leggendario come regista. E le conferme arrivano una dopo l'altra anche nel 2008/2009 con Changeling e Gran Torino.
Non è mai banale nei suoi film Clint, non sposa mai una trama accomodante e scontata, anzi.
Gran Torino è una storia snocciolata con semplicità, senza ricerca continua di colpi a effetto che avrebbero certamente minato la credibilità e la portata della storia agli occhi dello spettatore. Il tema, anzi i temi, sono molto profondi: il razzismo, il tema dell'immigrazione e delle gang si creano in alcuni quartieri, anche il tema della guerra che lascia sulla persona tracce indelebili, il tema della famiglia altro grande tema trattato. La solitudine di chi ha una famiglia in teoria ma non in pratica, da come si evince momento dopo momento nel film e diventa diffidente verso tutto e tutti e malgrado i modi bruschi è evidente che cerca qualcuno su cui poggiarsi. Vivere da soli, se non col proprio cane, porta a una morte accellerata.
Molto toccanti alcuni momenti, da lacrime quasi e si sposano con momenti di grande "divertimento" dettato da battute e una sceneggiatura davvero straordinaria. Non è un divertimento stupido, superficiale, volgare. Anzi. E' un divertimento che si lega con la tonalità del film che non è certo un film divertente come si potrebbe pensare in generale a questa definizione. E' divertente nella sua amarezza. Profonda. Splendida la Gran Torino, che sembra essere l'unico affetto di valore che è rimasto al personaggio che clint interpreta in maniera spettacolare.
Finale da brividi. Con lacrime. Come sempre imprevedibile e non scontato. Ma si parla di Clint Eastwood, mica di un primo pirla che passa.