Caio 10 / 10 19/03/2009 23:50:58 » Rispondi Semplice ed epico, individuale e universale, nostalgico e tremendamente attuale. Il Capolavoro di Clint Eastwood tocca il cuore e l'intelletto, interrogandosi sulla colpa e sul perdono (degli altri e di sè stessi), sull'ipocrisia e sulla cieca intolleranza, sulla vecchiaia e sulla paura della morte. E ancora sulla paternità e sull'amicizia, sul lutto e sulla vita. Tutto questo in una semplice storia che raccontata a voce sembra quasi una favola disneyana....che nello sguardo di Eastwood diventa Grande cinema d'autore. A questo punto uno dei pochi cineasti rimasti dotati di quella grammatica del cinema capace di toccare le corde delle emozioni senza mai eccedere, senza mai costringere lo spettatore a guardare fino a struggersi i momenti di violenza o di dolore. A Clint Eastwood basta lasciar cadere un bicchierino, o far intravedere il muso di una vecchia auto d'epoca, per traspostare lo spettatore nei suoi film. Un grandissimo, grandissimo film. Davvero emozionante.