mkmonti 8 / 10 16/03/2009 14:04:59 » Rispondi Incredibilmente ignorato dall’Academy, Gran Torino è un film ruvido, di quelli che non si vedono più, come quelli di una volta! Pollice alzato e mano tesa, pronto a sparare sul mondo, il vecchio veterano di Corea, Walt Kowalski, razzista, patriota all’ennesima potenza, consumato da un male incurabile, vive rinchiuso nel suo giardino all’ombra del suo più grande bene, una fiammante Gran Torino del ‘72. La moglie è morta, i figli sono lontani finchè la solitudine è rotta dall’arrivo di una famiglia di “musi gialli” che a poco a poco risucchia le sue giornate, invertendo il registro filmico buoni/cattivi; la sua vita cambia e quello che prima era un anziano pesante e sospettoso si trasforma nel modello da seguire per il giovane Thao, fino al riscatto finale. Non c’è che dire…Gran Torino è il tassello definitivo di una serie di pellicole pressochè perfette, che “l’ispettore Callaghan” ci sta regalando inaspettatamente negli ultimi anni di vita. Questa volta Clint sfrutta la visione ristretta e intollerante del protagonista per raccontare una realtà altra - quella della comunità degli Hmong - attraverso la relazione padre-figlio che si instaura tra Kowalski e il giovane asiatico. Ancora un burbero dal cuore d’oro, come in “Million dollar baby”, ma questa volta Eastwood non fugge, anzi Walt è mitizzato fino all’eroismo. Si sorride, a tratti si ride, in altri si sogghigna per la rabbia, per i più sensibili si potrebbe arrivare financo alle lacrime, ma la cosa certa è che Clin Eastwood non sbaglia più un fim! Gran Torino, in una frase, è il complesso ritratto di un uomo che ha fatto dell’odio verso gli altri la sua ragione di vita, la Gran Torino lasciata a Thao e alla fedele Daisy se l’è però portato via. www.politicallyscorrect.it
quadruplo 16/03/2009 14:20:33 » Rispondi Credo che non sia stato ignorato dall'academy ma sia uscito dopo il tempo massimo per essere candidato.. come film e attore protagonista poteva dire la sua.