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TACCHI A SPILLO regia di Pedro Almodovar

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amterme63     7 / 10  20/01/2008 15:53:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con gli stessi ingredienti si riesce spesso a fare pietanze sempre diverse. Qualche volta vengono degli ottimi piatti, altre volte la resa non è eccelsa. Questo per dire che se questo film non è ben fatto, non è certo perché Almodovar usa sempre le stesse tematiche, ma perché queste non sono amalgamate, sviluppate o spiegate in maniera convincente. In questo caso il film è un po’ tirato, qualche personaggio non è sufficientemente approfondito, rischia un po’ di annoiare. Non viene però mai meno la grande cura e perizia tecnica nella realizzazione. Tutte le scene sono studiate e curate nei particolari, soprattutto scenografici.
Ecco quelli che sono i tratti salienti dei film di Almodovar:
- il rapporto conflittuale e intensissimo che lega madre e figlia/o; in generale il grande valore che assume il grado di parentela, una delle basi della solidarietà umana. Si tratta però di un valore assoluto, è la guida morale di una persona. Il genitore ricopre il ruolo che in genere si dà alla “divinità”, cioè guidare, proteggere, consolidare, fare da punto di riferimento.
- in second’ordine la grande forza dell’amicizia, la quale è il principale appoggio nella vita quotidiana. E’ l’altro punto fermo nell’universo almodoroviano. Se il genitore è “Dio”, gli amici sono “gli angeli”, sempre pronti a darsi da fare e ad aiutare chi chiede aiuto. E’ la ricchezza spicciola della vita.
- l’amore è invece la forza irrazionale, quasi malefica, che attira, sconvolge e a volte distrugge. Sono tanti gli amori che finiscono in tragedia nei film di Almodovar e figurativamente l’uccisione dell’amato/non amato è quasi giustificata, anzi appare quasi necessaria per liberarsi di questa forza diabolica che imprigiona le persone e impedisce la loro libertà.
- il valore di una persona lo si misura dalla sua capacità di esprimere liberamente se stessa fino in fondo. Più è genuina e anticonformista, più è vera e apprezzabile. Così pure i valori sociali. Chi esprime varietà e diversità è quello più affidabile. Per questo è da lodare chi non si vergogna a mostrare del tutto il proprio animo, esprimendo anche le parti maschili/femminili, buone/cattive, dolci/violente che tutti noi ci portiamo dentro. I valori fondanti della società, come ad esempio la famiglia, devono essere il più aperti e elastici possibili. Solo così una società può risolvere i suoi problemi.
- dal punto di vista tecnico, tutti i film di Almodovar cercano di seguire la linea della varietà e dell’anticonformismo come fondamento della vita umana. Si cerca sistematicamente di mescolare gli stili: c’è il melodramma, la tragedia, il poliziesco, la satira, il musical. Esagerando e deformando le situazioni, si crea distacco verso di esse e lo spettatore le può giudicare con più oggettività che se fossero state “serie”, in più “divertendosi”. C’è sempre un senso di quotidianità e di vita spicciola vissuta che è poi il fascino segreto dei film di Almodovar. Sono sempre molto umani. Questa è la principale differenza con i film di Tarantino a cui stilisticamente assomigliano.
“Tacchi a spillo” si fa notare soprattutto per la grande cura nella resa coloristica e figurativa. Il protagonista è il rosso accesso. Appaiono poi altri colori molto intensi come l’azzurro, il verde.
A parte la gioia dell’occhio, il film si concentra troppo sul rapporto speciale di due madre e figlia speciali, stancando a volte un po’, lasciando accennate altre tematiche e, secondo me, senza sviluppare per bene il senso di vissuto e quotidiano che è il fascino principale di Almodovar.
Marco Iafrate  22/01/2008 19:29:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho sempre apprezzato il cinema di Almodovar, un regista sensibile e coraggioso, e devo ammettere che "Tacchi a spillo" è il film che mi è piaciuto meno di quelli che ho visto (quasi tutti) dei quali ne hai tratto un'analisi impeccabile e molto interessante, bravo Luca. Un saluto.
Marco.
amterme63  22/01/2008 23:04:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie mille Marco! Che piacere risentirti.