Neurotico 6½ / 10 22/03/2015 14:16:36 » Rispondi Venerdì 13 si rimette in carreggiata dopo la sbandata del quinto capitolo, insipido e pretestuoso (ma almeno c'erano mammelle in bella vista, burrose o piccole che fossero). L'inizio sembra simile al precedente, con due ragazzi attorno alla tomba di Jason, di cui uno Tommy Jarvis, è il ragazzino che anni prima l'aveva ucciso brutalmente a coltellate nel bellissimo finale del quarto capitolo. Tommy vuole accertarsi che Jason sia morto per sempre, ma inavvertitamente lo risveglia, e Jason si rialza strappando il cuore al suo amico.
Segue il solito body-count condito con un pò di humor (come nelel sequenze con quelli che giocano alla guerra con armi finte), la regia di Tom McLoughlin è buona, e la noia, per fortuna, è un lontano ricordo del quinto "Il terrore continua". Degna di menzione anche la fotografia oscura di Jon Kranhouse, che rende cupa la classica ambientazione di Venerdì 13, lacustre, umida e imperversata da una perenne notte di tregenda.
Finale nel lago con parti di Jason, incatenato sotto il lago, ridotte in poltiglia. Vivo o morto? Il settimo capitolo, "Il sangue scorre di nuovo" ce lo chiarirà.