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IL SETTIMO CONTINENTE regia di Michael Haneke

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sottopressione     9 / 10  02/07/2015 16:28:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PEr finire la filmografia di Haneke mi mancavano il suo primo suo, questo, e il Castello. Cominciamo dall'esordio.
Tremendo. Uno shock perenne. Disperazione senza limiti.
E tutto ciò che avviene nel film non ci viene spiegato, Haneke non intede farlo perchè il solo spiegare significherebbe rassicurare lo spettatore.
Solo immagini e gesti frammentati, insipegati ed insipiegabili, che si pongono come allegoria del male di vivere del nichilismo che ci portiamo dentro. Noia e nausea per la vita.
Prima mezzora da tutto liscio, da tutto va bene, ma è dominata dalla menzogna. La bambina mente a scuola. E quella è la spia che scatena tutto.
Ultima mezzora durissima, devastante da pugni in serie nello stomaco.
La scena dei pesci e quella dei soldi, cult.
L'Haneke dell'esordio è già lo stesso che ritroveremo nei capolavori concepiti 20 anni dopo. Regista glaciale e grandioso.
Brividi e fitte allo stomaco