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VALZER CON BASHIR regia di Ari Folman

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot     8½ / 10  10/01/2009 15:00:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse voleva girare un semplice documentario Ari Folman, di quelli che passano in terza serata e su cui non ti soffermi. Forse voleva solo rimettere insieme i cocci di una coscienza, i frammenti di una memoria persa in quelle settimane del 1982 quando, neanche ventenne, assistette a fatti più grandi di lui, più grandi di chiunque, che il suo subconscio rimosse per evitare di essere dilaniato dalla pazzia e dal senso di colpa.
Ad oltre vent'anni di distanza però, probabilmente sopraffatto dalla durezza del ricordo che veniva a galla da questa ricostruzione, a metà tra inchiesta e psicoanalisi, decide di prendere il girato e filtrarlo attraverso il disegno, per recuperare e potenziare se possibile una capacità di rappresentazione altrimenti a rischio. L'animazione quindi come mediazione tra realtà e inconscio. Tecnicamente molto particolare tra l'altro, un tipo di animazione scarna e pop che colpisce, molto efficace per le sequenze oniriche, forse un po' meno in quelle realistiche.
Ne esce un'opera potente e universale, che ben evidenzia il dramma dello stress post-traumatico dove il ricordo a fatica riemerge (come in uno dei passaggi maggiormente simbolici ricorrenti nel film, in cui il protagonista nudo e intontito lentamente affiora dalle acque che costeggiano una Beirut in fiamme). Opera lisergica per certi versi -la guerra come droga- che alterna sequenze oniriche di folle esaltazione (eccezionale per intensità quella che dà il titolo al film) ad altre dominate da una atroce quanto lucida presa di coscienza.
Il riferimento evidente è Apocalypse Now ma il pensiero va subito oltre.
Sabra e Shatila come My Lai, come Srebrenica, come Haditha, come mille altri insensati e criminali massacri, che continuano ancor oggi a ripetersi, a dimostrazione del fatto che la storia purtroppo non insegna.
Tragicamente attuale in questi giorni quindi il (non)ricordo di un fazzoletto di terra insanguinata in cui musulmani, cristiani ed ebrei, in infernali cerchi concentrici, giocano il loro sincretismo di morte.
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  13/01/2009 01:27:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bellissimo commento* e... film straordinario!
forse avrei eliminato qualche didascalia di troppo, giusto per scacciare l'alone di compiacimento in alcune sequenze; però nell'insieme è davvero stupendo.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  13/01/2009 08:21:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Invia una mail all'autore del commento Enzo001  18/01/2009 15:13:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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forzalube  16/01/2009 23:57:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è quasi piaciuta di più la lettura di questo commento ben scritto che non la visione del film.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  18/01/2009 18:23:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie, ho letto il tuo commento un po' deluso... in effetti la forma è quella del documentario, non è un film vero e proprio, però proprio questa sua forma specifica è efficace per quello che voleva raccontare, al netto di qualche pecca veniale penso sia più che riuscito. Se poi uno ha qualche lacuna sulle vicende (per quanto gli intenti siano universali) non può che essere stimolato a colmarle.
annibalo  27/12/2009 15:26:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lo trovo un film didatticamente sfruttabile infatti piace ai ragazzi anche se "lento". Lot è bravo a recensire i film di animazione ma è duro con Moccia che ha i suoi proseliti, anch'io preferisco quelli di Persepolis ma la realtà e varia
Gabriela  14/01/2009 08:53:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'animazione quindi come mediazione tra realtà e inconscio"

Verissimo!!


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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  14/01/2009 09:06:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, non sono propriamente uno psicologo ma in effetti la sensazione è stata quella, che il disegno sia stato usato come compromesso per ammorbidire (per quanto vicende del genere si possano ammorbidire) il vissuto e poterlo far emergere e descrivere completamente.

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patt  14/01/2009 09:15:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravo bravo lot! mi è piaciuto tantissimo.
Bathory  10/01/2009 20:58:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fantastico commento, da parecchio tempo non mi capitava di leggerne uno cosi ben scritto e lucido. Complimenti.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  11/01/2009 01:03:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie mille.
strange_river  12/01/2009 21:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ineccepibile, come sempre...
:)

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  12/01/2009 21:49:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Merci beaucoup, guardalo se ti capita, ne vale la pena.
strange_river  12/01/2009 21:55:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti ci tenevo.
Spero di farcela prima che lo tolgano dalle programmazioni.