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CUBE - IL CUBO regia di Vincenzo Natali

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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø     6 / 10  27/06/2008 18:20:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quoterei il 95% di ciò che ha scritto Terry Malloy circa un annetto fa, che giuro ho letto soltanto dopo aver visto il film..
Mi aspettavo molto ma molto meglio, anche la scena iniziale faceva ben sperare. E invece, parecchio deluso, specie per il finale, per quanto mi riguarda insulso e che non dà una sola spiegazione.. ''Ogni puzzle ha i suoi pezzi.'', e qua ne hanno cominciato uno che non è stato volutamente ricomposto a dovere.

Sufficienza per bontà e perché comunque a tratti può risultare anche psicologicamente geniale, con delle ambientazioni molto piacevoli e un buon senso di claustrofobia.

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Zero00  19/08/2008 17:00:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riporto qui la risposta alla discussione iniziata nello spazio commenti di Joker:

Ma infatti, è questione di gusti. Solo che chiamarlo limite di un (del)film mi sembra eccessivo. E' come se il limite di un racconto di Carver fosse la sua completa astrazione dal contesto. Invece no, il contesto è determinato proprio dal racconto, come fosse uno spaccato di cui non ci interessa sapere l'origine o la fine, perchè l'attenzione viene focalizzata su lo spaccato in se e basta. La stessa cosa potrei dirla di questo film, come di altri. Certo, se poi un regista realizza 5 film tutti allo stesso modo, si inizia ad intuire che quella non sia una scleta, ma una vera e propria mancanza (al di là dell'abilità tecnica).

Comunque, ripeto, è solo questioni di punti di vista e/o di gusti. A me interessava solo capire un attimo il tuo...
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  19/08/2008 17:18:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo chiederti scusa
1. perché il paragone a cui alludevo non era qua ma in Cube Zero, ricordavo male
2. perché sono stato generico a parlare di difetto facendo malintendere che fosse per me una cosa oggettiva e non solo una mia opinione

Vero, questione di gusti e points of view.. a differenza tua non riesco a concentrarmi sullo spaccato di cui parli, purtroppo, quel che cattura la mia attenzione è sapere se ciò che ho immaginato risulta confermato o smentito alla fine :P comunque conoscendo il tuo interesse per cinema e letteratura la voglia di conoscenza del pensiero era reciproca :)
Zero00  19/08/2008 17:34:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A differenza della letteratura, credo che sia nel cinema di genere che ci si può concentrare più che in altri casi su questo "spaccato" (nell'horror soprattutto). In effetti un film come questo si basa principalmente sul punto di vista dei protagonisti, che tra l'altro viene a coincidere con quello dello spettatore. Quindi, arrivati alla fine del film, che senso può avere mettere i puntini sulle I? Per lo stesso motivo ci stanno alcune incongruenze. E' l'effetto quello che conta, visivo e sensazionale. Del resto ambientare tutto il film in un cubo non deve essere stata cosa facile, focalizzarsi troppo sulla "storia" dando perchè e percome avrebbe potuto influirvi negativamente. Ovviamente è un mio pensiero e sono solo mie meditazioni :)
Zero00  19/08/2008 17:35:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma come cazz.o scrivo a volte? Lasciamo perdere -.-
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  19/08/2008 18:10:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahah ma figurati, è comprensibilissimo..
Comunque.. quindi sei anche del pensiero che l'ultimo dei tre Cubi, tralasciando la realizzazione tecnica un po' così, sia sbagliato già come idea di fondo poiché vuole provar a dare spiegazioni ad un film che a tuo parere [come quello di tanti altri] deve restare senza? .-.
Zero00  19/08/2008 18:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, secondo me Cubo 0 è un film a parte, che non deve condividere niente con il primo e originale. Se vuole dare una "spiegazione" ci sta, ma corre il rischio di non essere originale perchè riprende per la 3 volta un soggetto interessante ma ormai smorto, e anche la tensione (secondo me) va a farsi benedire.

Che a me poi non sia piaciuto perchè, secondo me, privo di fascino e ormai superfluo (parlo sempre dello 0) è una altro paio di maniche. La realizzazione la trovo scadente, mentre quella del film di Natali la trovo ottima!
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  20/08/2008 03:33:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Siamo d'accordo, specie sulla realizzazione scadente [però io non ne capisco un caspio mentre tu sì e questo mi fa ben sperare :D], però anche volendo Cubo Zero non può essere considerato 'un film a parte, che non deve condividere niente con l'originale': i collegamenti sono palesissimi, i tentativi di esplicazione alle voragini un'infinità
- provenienza del ragazzo autistico
- cosa succede dopo la luce bianca
- checcacchio era quel dadone
giusto per dirne alcuni. Magari neanche a Barbarash erano andate giù tutte quelle cose lasciate in sospeso e ne ha dato interpretazioni sue al punto di volerne girare un film sull'onda di quell'idea stupenda, ma mancando completamente il bersaglio.
Però, in ogni caso, come hai detto, non racconta nulla di davvero interessante e CZ non ha quel fascino che è tutto di Cube :)
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  27/06/2008 18:22:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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JOKER1926  19/08/2008 14:41:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il film merita (certo non è una gemma, un capolavoro...) ma la piena sufficienza per Natali è assodata...

riguardo il tizio che muore all'inizio non "dannarti" troppo, il regista mostra allo spettatore il "succo" del film... in pratica è una sintesi di ciò che accadrà nel film...

anche nel mio commento ho parlato di David l'architetto, questo personaggio in parte è banale, al riguardo puoi "schiarirti" le idee visionando il mio commento...

il polizziotto lascia cadere l'infermiera per vendetta... (ma lo stesso sbirro rischia di precipitare nel vuoto per salvarla!) il tutto potrebbe avere nessuna spiegazione il regista tenta di spaventare, di suggestionare il pubblico... (la scena ove lo sbirro lascia l'infermiera è palese lo sguardo incantato quasi allucinato, ipnotizzato dell'uomo...)

il finale che vede ancora il maledettos sbirro protagonista è una semplice forzatura, il regista ha reso il tutto più entusiasmante...

p.s. ho risposto al tuo commento solo per un motivo... ho letto i primi due righi del tuo spoiler...

saluti
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  19/08/2008 15:43:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Que honor JOKER.

Non mi danno molto, è semplicemente una mossa che non approvo. Tutti sono là dentro poiché potenzialmente utili, e una scena utile solo a mostrare all'inizio cosa significa girare incautamente per il cubo è da tagliare e cestinare.

Ho letto tutto, e per una volta sono persino d'accordo su tutto. Pure sulle possibili metafore, addirittura.

Andando avanti a forzature per finire con quella più grossolana si rovina una pellicola che poteva essere un grandissimo masterpiece del genere.

ps: difatti è un semplicissimo giochetto usa e getta di psicologia, volevo solo svagarmi un attimino in quanto fa leva sull'ego smisurato di un essere umano. Ovviamente a seconda della reazione che uno ha nel leggerlo, e data la tua dichiarata spocchia ne vien fuori il dark side of the game.
È la tela di un ragno per insetti ubriachi, 'nzomma.

Molto obbligato, comunque, ti ringrazio per l'attenzione. Bon voyage.
JOKER1926  19/08/2008 15:48:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh... alla prossima


JOKER1926