StranzCronenber 7 / 10 17/11/2009 13:43:23 » Rispondi Mio dio, che doppiaggio penoso! Ma dico: come diavolo si fa a storpiare in maniera tanto indecente l'interpreatazione di un'attrice del calibro di Uma Thurman??!! Dovrebbero vergognarsi, i responsabili di un simile scempio. Passando al film, beh, che dire... La trama e le idee portanti sono notevoli: su una base tipicamente drammatica viene innestata una quantità sbalorditiva di elementi. La coscienza, l'elaborazione del lutto, l'accettazione della propria debolezza, i rimorsi, i timori di una madre verso la figlia, i rapporti tra genitori e figli, i tentativi di una giovane donna emancipata di trovare la propria via per esprimere la propria personalità, anche affettiva. Il film si dipana in una serie di flash back, a volte ridondanti, a dire il vero, che man mano chiariscono i sentimenti ed i risvolti psicologici dei protagonisti. Forse, se il film fosse stato concepito secondo idee più autoriali, e per un pubblico prettamente europeo (generalmente più preparato di quello americano), tutto sarebbe risultato più introspettivo e meno esplicito, e per questo ancora più coraggioso. Ma tant'è, e su alcune spiegazioni ed esplicazioni espresse, bisogna soprassedere. Una nota di rilievo la merita sicuramente il finale, in cui l'intera storia narrata subisce un contraccolpo determinante per l'interpretazione di tutto quanto visto fino alla rivelazione finale. Sul punto, è necessaria una precisazione: siamo sicuri si tratti una vera rivelazione?
Quale delle due protagoniste è morta? Diana o Maureen? Le soluzioni sono due, alternative, e egualmente valide, a mio parere. O si tratta della possibile vita futura di Diana, che in realtà sta morendo, e quindi la sua vita familiare sarebbe il frutto della sua immaginazione, elaborato nei pochi secondi che la separano dal trapasso, appunto con una rappersentazione "davanti agli occhi" di un futuro che non si realizzerà mai. Oppure, al contrario, Diana sopravvive, ma porta con se il rimorso per aver lasciato che l'amica morisse al suo posto, e per aver abortito. Sicchè l'esistenza della figlia sarebbe immaginaria, e nel finale ella arriva addirittura a immaginare o desiderare di essere morta. Personalmente, ritengo che la prima soluzione sia quella più semplice, ma anche più logica.