caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GIALLO/ARGENTO regia di Dario Argento

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
outsider     6 / 10  15/10/2010 23:59:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, da appassionato di Argento, quello con la A maiuscola, non posso apprezzare questo film come degna prosecuzione dei fasti.
In ogni caso, a prescindere da tutto, a livello oggettivo è un film che intrattiene per due ore. Il "maniaco" del caso è un pò forzato dalla regia, cioè si ha l'impressione di un qualcosa di artefatto, così come in vari aspetti della cornice. Il racconto di Brody in cui si vede il commissario di oggi anziano, allora evidentemente più giovane eppure già vecchio nell'immagine e addirittura con una divisa da poliziotto semplice....uno sforzo di trucco lo avremmo apprezzato e poi altre cose, come il finale quasi tagliato come in alcuni film tedeschi di seconda serie. Insomma, si poteva far di meglio e non serviva un budget, ma forse l'idea di qualcosa...ispirarsi a sè stesso? un Profondo Rosso ispira da sè! Ecco, inquadrare dall'alto e poi sempre più vicino la piazza dove c'è la fontana di Nettuno magari con i protagonisti che parlano al bar, poi sequenze più lente, una musica migliore, ecco, credo che un argentiano si aspetti questo e magari una casa strana e non un deposito di gas e le porte che fanno un bel tonfo in chiusura e quel senso di maestoso che rimane in te dopo una visione, specie al cinema. Insomma, questo non c'è nemmeno questa volta. Starai invecchiando davvero Dario?
JOKER1926  18/10/2010 11:47:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si vocifera che Dario sia, cinematograficamente, in crisi.
Forse e’ vero, o perlomeno e’ una cosa relativa.
Se escludiamo “Giallo” e’ “La terza madre”, che fanno schifo, Argento e’ stato sempre all’altezza con il magnifico “Non ho sonno”, “Trauma”, “la sindrome” e così via…
In “Giallo” secondo me manca tutto, sceneggiatura e tecnica, insomma gli scenari “tipici” di Argento non ci sono, come tu dicevi nel tuo commento. Senza parlare del killer…


JOKER1926

outsider  18/10/2010 19:12:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti. Speriamo che non prosegua su questo filone. Mi meraviglio del fatto che lui stesso non riesca a "sentire" come un tempo. E' vero che allora, probabilmente, vi era un'alchimia ( mai termine fu così azzeccato come in questo caso) di personaggi caratteristici che ruotavano intorno a lui. Del resto tutti invecchiano. Anche nel comico Verdone, quantunque continui in alcune opere ad essere un buonissimo caratterista e non si smentisca, in alcuni film perde quella singolarità che lo ha sempre contraddistinto ma che recupera quasi sempre con la recitazione poichè lui è anche protagonista, a differenza di Dario che deve o, per meglio dire, dovrebbe realizzare un insieme geniale per tornare ai fasti del "rosso e del cristallo". Eppure dico, se ce ne rendiamo conto noi com'è che lui non riesce ad auto ispirarsi ricreando "cose" simili ai suoi stessi film del passato e com'è che non nota tali incongruenze? O le nota e non lo dice? Ed io che riponevo in Giallo molta fiducia! Mah!