caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GIALLO/ARGENTO regia di Dario Argento

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
VincVega     4½ / 10  18/06/2017 23:53:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei problemi principali di Dario Argento è che non si è saputo rinnovare, ha continuato a fare il suo cinema all'infinito senza progredire. Negli anni '70 e '80 aveva una sorta di tocco magico, era diventato il maestro del thriller. Ora vive di rendita dei suoi grandi film e solo così penso abbia avuto le credenziali per portare attori del calibro di Adrien Brody ed Emmanuelle Seigner a girare questo "Giallo".
Una pellicola nata già vecchia, con la solita ambientazione "argentiana" torinese a rimarcare il tutto, che comunque ha sempre il suo fascino. "Giallo" non è particolarmente originale e nemmeno interessante, sempre la solita storia del serial killer, ma viene fortunatamente trainato dalle buone interpretazioni dei due attori principali, senza di loro sarebbe stata una debacle ancora più evidente.
La regia di Dario è altalenante, buona nelle scene di suspense o i flashback (uno dei marchi di fabbrica), meno negli inseguimenti e nella direzione degli attori (soprattutto quelli di contorno), da sempre uno dei tallone d'achille di Argento. La maggior parte dei dialoghi sono di una banalità sconcertante, pochi si salvano.
In definitiva, un film che scorre via liscio come l'olio, senza sussulti e con svariati difetti.