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NOSTRA SIGNORA DEI TURCHI regia di Carmelo Bene

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JOKER1926     7 / 10  07/11/2015 19:39:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Maestro di ogni teoria non omologata, Carmelo Bene, da terminale intellettuale della terra italica, si diede a tutto, fra le arti professate dal leccese ci fu anche il Cinema.

La stragrande maggioranza del pubblico non capiva e forse nemmeno carpiva Bene, il suo Cinema difatti avalla completamente il suo motto di vita e di elaborazione artistica che vive in circuiti che devono, per forza, esser abbracciati nel concetto di personalismo puro e netto.

"Nostra signora dei turchi" è l'eccesso di Bene, il suo viaggio anarchico, fra caos e sprazzi teoretici; il tutto racchiuso in una questione, come detto, alquanto personale ove lo spettatore al massimo può captare giusto qualcosa, andare oltre sarebbe forse eversione violenta.
Il lungometraggio del 1968 non pone per se stesso alcuna base narrativa, infatti tutta la cinematografia di Bene non sarà mai incentrata su logici, coerenti e obiettivi binari di trama. Le situazioni vivono nel loro momento, nella loro esaltazione grottesca e assurda, forse pure allentante.

"Nostra signora dei turchi" è un'opera grottesca di lettura pressoché chiusa, Carmelo Bene un po' come Jodorowsky, o meglio Alejandro Jodorowsky come Bene, l'intellettuale italiano artisticamente lo precede di qualche anno. Tutti simbolismi e significanti.
Resta, a fine visione, tutto e niente. Improbabile riuscire a seguire gli schemi di Bene, il tutto è fatto per scatenare la provocazione, a Venezia alla premiazione difatti successe l'incredibile, volavano insulti e schiaffi.

L'arte beniana si pone lo scopo di non raggiungere praticamente nessuno, più è bistrattata più gode, più è viva. "Nostra signora dei turchi" prosegue per tutto il tempo, fra realtà impazzita e passato richiamato, un viaggio maldestro fra filosofia e pseudo religione ove è il percorso metafisico (verticale) dell'individuo a portare al sacro, al catartico.

Contemplazione narcisistica, un po' come "Hermitage". Viaggio nell'Aion, Kronos resta a guardare da lontano.

JOKER1926