Ciumi 7½ / 10 28/03/2010 12:18:49 » Rispondi Premetto che non conosco quasi nulla del teatro di Bene, né della sua opera, e che mi limito a giudicare il film che ho visto.
Infondo non si esce dal discorso, o anti-discorso, religioso. La destrutturazione è tutta di quel mondo antiquato, di quella parola antiquata. Il linguaggio non-linguaggio di Bene se ne tinge fatalmente, l'attacca e ne rimane impastato. In sostanza ne pare più attratto che respinto. Forse si prova qui anche una certa eccitazione orgasmica nella blasfemia, una pulsione attrattiva/repulsiva. Che al mondo siamo tutti cretini sono d'accordo, ma che la distinzione si limiti tra quelli che hanno visto la madònna e quelli che non l'hanno vista, oggi non saprei.
Crea l'eccesso nel decesso. Durante l'esplorazione - suggestiva sì - iniziale al palazzo Moresco, C. B. si cerca, e si scova, tra il reliquario delle ossa dei martiri, con occhi ancora incastrati dentro al teschio, dunque immanente, e compara il martirio dei numerosi di ieri al suo di oggi. Ma, ripeto, più che un disagio esistenziale, la sua sembra l'antica protesta di un cristiano voglioso. Il palazzo verrà assediato dai turchi - i non cristiani. Lui dentro al cristianesimo - spesso l'immagine accenna ancora a simboli iconografici quali il fuoco, il rosso infernale, certe stigmate - si contorce come un dannato, spara a se medesimo - si getta o non si getta dal terrazzo da cui si sporge in bilico? Darsi in pasto ai turchi? Restare al fianco di Nostra Signora? Eccedere se stesso. Sicuramente si manifesta in modo eccessivo, ma forse entro i ranghi della mera provocazione. In letteratura, per esempio, Joyce e Rimbaud provarono un simile non-discorso provocatorio e pernicioso (in cui non esclusero se stessi - ed anche in C. B. c'è molta autocritica, in ciò devo dargliene atto), ma mirarono a superarlo e non a rimanerne implicati. Insomma, se io non faccio parte di quella grande fetta di benpensanti, di bigotti, di morigerati, il film allora non si rivolge a me. Resto estraneo al non-discorso. Cosa mi rimane dunque? Che ruolo devo svolgere?
Vanità. Vanità come vacuità, e nell'altra sua accezione: come narcisismo. L'assenza di spettacolo è infine spettacolo, e barocco per di più. L'arte eccede se stessa ma le immagini che vediamo rimandano a quadri antichi. Depensamento è tutto sommato un modo diverso di dire surrealismo. Il cinema è una spazzatura tra cui troviamo fiori, tessuti ricamati, altri accessori ornamentali. E' un'estetica spesso del disgusto, sì, ma pur sempre estetica, vanesia, materia esteriore. Similmente al cinema di Paradzanov, di Makavejev, di Russell, di Rocha, che non ho mai amato, è principalmente in questo lauto narcisismo che non riesco propria a immedesimarmi, e da cui mi tengo sempre in disparte. Rimane tuttavia il fascino del paradosso, e l'ammirazione a un patente coraggio. Un viaggio sconclusionato nell'ondulatorio e nell'oscillante. Una sovrabbondanza di quadri. E ho trovato nel monologo, dunque nel verbo non-verbo discernito dalle immagine, la parte più magnetica della pellicola.
Se un cretino che non vede la madònna si mette a parlare con un cretino che la madònna l'ha vista, diventa un cretino che parla di madònne (forse ne è rimasto stregato); mentre agli altri cretini che non hanno mai visto la madònna, piuttosto, troverebbero maggiore interesse se il discorso (o non-discorso) non vertesse solo su quello, e provasse davvero ad andare oltre. Si sentirebbe meno cretino. Senza necessariamente l’ambizione d’un volo. E non il cretino dei cretini. O almeno parlo per me.
"Nostra signora dei turchi" desidererebbe essere moderno ma - e in ciò mi ricorda un po' Campana, poeta che comunque ho apprezzato, come certe cose le ho apprezzato anche in questo esperimento di Bene - mi ha mandato odori d'antiquariato.
Ciumi 28/03/2010 14:06:15 » Rispondi Ho constatato come Bene, anche in questo sito, conti una nutrita schiera di estimatori, e sia quasi da questi idolatrato. Appunto per una sorta di rispetto nei loro/vostri confronti ho cercato di argomentare un po’ meglio le mie impressioni su questo film. Ha sicuramente un carisma magnetico. Detto ciò, mi ha lasciato perplesso, per tutte le ragioni che ho elencato. Se provo a “scostare” la provocazione - principalmente estetica e formale, secondo me - dietro non ci trovo molto. Se penso ad altri provocatori del passato, e cito Baudelaire per esempio, trovo che dietro alla contestazione ci sia ben altro, di molto più profondo. E non so se così, a due parole, sono riuscito a farmi capire.
Tra l’altro non amo il barocchismo, l’esorbitanza, la divagazione accessoria, questo è un mio gusto personale. Ripeto, più che le immagini ho trovato interessante il monologo scritto.
Inoltre, temo che molti siano più attratti dal bizzarro che dall’artista Bene. Dalla parola “Depensare” o “cretino” piuttosto che volere capire le ragioni di tali affermazioni. E tanto da condizionare ogni loro gusto e modo di pensare: diventandone cattivi discepoli e nient’altro. E’ una mia impressione, niente di più. E ovviamente non mi sto riferendo né a te né a Davide, altrimenti non lo direi.
Divenire il cretino dei cretini, o il depensamento, ha senso se si è artisti o intellettuali (e Bene era l’uno e l’altro), ma coloro che ne emulano il pensiero, artistoidi e intellettualoidi, rischiano di diventare cretini e basta, a mio parere.
Compagneros 31/03/2010 12:32:36 » Rispondi C.B. non era ne un intellettuale ne un artista. Aveva ecceduto l'arte come, il da lui spesso citato, Bacon. Non si considerava nemmeno un intellettuale, "la cultura è colonizzazione" e "l'intelligenza è miseria".
«Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può. Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento.» (C.B.)
Ciumi 31/03/2010 16:26:05 » Rispondi A parte che C.B. era un intellettuale e un artista, come lo era Bacon. Che poi lui rifiutasse tali classificazioni è un altro discorso. “L’arte che eccede se stessa”, eccone ‘n altro.. cioè avrò scritto 2 pagine world tra commento e risposte, toccando diversi punti, e tu mi esci ancora con ‘sta frase?! L’unico qui che ha spiegato (sul forum) il perché di questa espressione è stato Davide (Ultraviolence). Per il resto l’ho sentita solamente scimmiottare da voi (scusa se uso il plurale ma in questo caso mi sembra opportuno) “fedeli seguaci” in continuazione senza spiegarne mai la ragione.
E soprattutto vedo spesso, sempre da voi “fedeli seguaci”, citare solo frasi di C.B., anche qui senza spiegarne il vero senso.
Io non conosco C.B., quindi, in questo caso, sono aperto ad una eventuale discussione, e a ricredermi riguardo alle mie considerazioni. Però interventi come il tuo mi fanno pensare che quello che ho scritto sopra, riguardo ai suoi “cattivi seguaci”, era corretto.
E’ una bestemmia dire che questo film, e solo questo film, non l’intera opera di Bene o l’artista Bene, sia per me, per i miei gusti, per le ragioni che ho esposto, interessante ma non un capolavoro? Cioè, tutti DEVONO mettere 10 a “Nostra signora dei turchi”? Vi scandalizza tanto l’opinione di un non-idolatra?
Compagneros 31/03/2010 16:51:11 » Rispondi Non mi scandalizzo. "Chi si scandalizza è sempre banale" diceva Pasolini. Non ce l'ho con te. Non puoi accusare C.B. di essere un artista, tutto qui. Scrivi: "E soprattutto vedo spesso, sempre da voi 'fedeli seguaci', citare solo frasi di C.B., anche qui senza spiegarne il vero senso." Sai come ti avrebbe risposto il maestro: "Non c'è senso nel voler dare un senso". Basta con questo riportare tutto nel logico, nel razionale, nel comprensibile. Non c'è niente da spiegare e non c'è niente da capire. Non puoi cercare di capire le opere di C.B. perché, non si da opera d'arte, si è opera d'arte.
Ciumi 31/03/2010 18:11:56 » Rispondi Da quel che ho percepito io, quella di Bene è un’ammissione dell’assurdo e del contradditorio, è l’arte che sa concepirsi solo nella negazione di sé e nell’ impossibilità di compiersi pienamente. E ciò fa di lui appunto un non-artista. Questo non-discorso, sempre ammesso che io lo abbia inteso correttamente, e lo dico con sincera modestia, lo trovo assolutamente interessante. E’ semplicemente il modo in cui lo ha detto in questo episodio (parlo del film) che non mi ha appassionato. Questo è in sostanza ciò che volevo dire.
Non c’è nulla di comprensibile nell’arte, e nulla di comprensibile nella realtà. Il silenzio, quello sì, sarebbe il solo Capolavoro artistico. Parliamo, ed ogni frase pronunciata tralascia un infinito. E’ infondo la sola cosa che ci rimane da fare: “Quello è un genio”; “quell’altro invece è un cretino”; prima del silenzio, l’opera che crediamo facile ma che nessuno osa scrivere. Un corda pizzicata, e ogni tanto un “Taci, pirla!” al suonatore vicino di posto.
BlackNight90 01/04/2010 19:01:50 » Rispondi ghgh anche a me i Beniani di filmscoop, quando si nomina CB, sembra che diventino come i tre tizi del pubblico che intervengono in questo spezzone (soprattutto l'allucinato verso la fine...) http://www.youtube.com/watch?v=_QsLohaRBGs vabbe' scherzo, non credo si siano offesi... però Ciumi, CB è davvero un Genio che ha qualcosa di calamitante: non ho letto nulla del suo Teatro, quindi non mi permetto di dare giudizi, però su youtube ci sono decine e decine di video su di lui (prova a guardarti la puntata integrale del MCS che ho postato sopra!) magari ti aiuterà a capirlo un po' (ops scusate, ho detto capire...)
Ciumi 01/04/2010 20:58:03 » Rispondi Ahahaha… Beh, che dire, è spassosissimo.
Ecco, hai colto ciò che volevo non-dire: infinito - gli occhi si accendono; non coscienza - le bocche s’aprono; eccedere se stesso - trasalimento. Carmelo Bene è assolutamente carismatico e magnetico, e lo trovo davvero interessante e divertente, ma mettiamolo al MCS, assiso davanti ad un pubblico ‘statale’: ecco il confronto: un bello spettacolo, e dico ‘bello’ senza sarcasmo. Lui è un capolavoro: gli altri, che lo adorano, restano bozze. Che confusione, tutte queste pennellate che vagano fuori dalla tela, nell’universo, e desiderano avere il non-colore del cosmo, la sua inconsistente corposità… ‘Càzzo, idiota, non vedi che hai macchiato di rosso il mio nulla!’ e si torna, con le proprie tinte, tenui, sottobraccio, e ci si siede davanti alla tv: ‘dìo santo, anche stasera il MCS’.
Infondo noterai come la destrutturazione beniana assomigli formalmente a quella surrealista. A proposito, ho letto il commento in cui hai citato Lautreaumont (e ne approfitto per ricambiare il ringraziamento), dunque lo hai cominciato a leggere; com’è? Ti piace?
BlackNight90 02/04/2010 02:28:29 » Rispondi In realtà ho solo cominciato a dargli un'occhiata (l'ho chiesto in biblioteca per decidere se poi comprarlo), al momento sto leggendo altro: comunque sì, ho letto alcuni passaggi e sono davvero affascinanti (soprattutto in lingua originale)e suggestivi, li ho trovati in linea con la mia sensibilità più oscura...forse dovrei cominciare a preoccuparmi...
Ciumi 02/04/2010 08:54:06 » Rispondi Conosci bene il francese? Che cùlo! Ciò vuol dire potersi leggere Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Lautreaumont in originale; e ascoltarsi le canzoni di Brassens e Brel (a proposito, li conosci? Se ti piace De Andrè te li consiglio) senza problemi.
Mentre per quanto riguarda la tua parte oscura: sì, preoccupati, e non poco.
BlackNight90 02/04/2010 20:11:30 » Rispondi Con il francese scritto me la cavo abbastanza: 5 anni con un'insegnante molto brava, ma mi tengo in allenamento per conto mio (certo il significato di qualche parola scappa sempre, ma per quello c'è il vocabolario), mi piacciono le lingue straniere (oltre all'inglese, spagnolo madrelingua). Baudelaire è straordinario, tra un po' leggerò tutto I fiori del male. Con il francese parlato è tutta un'altra storia, ma qualcosina capisco.
Al mio Lato Oscuro ho già pensato, mi son già fatto fare un casco nero su misura, come in Balle Spaziali.
Ciumi 04/04/2010 18:55:17 » Rispondi Sì Baudelaire è straordinario, come lo sono tutti i Fiori del male. Nessuno ha saputo scavare tanto a fondo come lui. E non dico nell’universo, ma nell’animo umano.
Senza dubbio il più grande.
ULTRAVIOLENCE78 01/04/2010 21:24:43 » Rispondi Al suocero (relativamente giovane: 75 anni circa) di seconde nozze di mio padre è stata diagnosticata una leucemia fulminante: ora ha la colonna vertebrale per il 90% ricoperta di metastasi.
Mio padre: "la vita è propio una *******ta..." Io: "giungi a questa conclusione fuori tempo massimo, AHIME'..."
bulldog 03/04/2010 13:50:09 » Rispondi ...la Leucemia ha un suo perchè ed è anche essa in armonia con il cosmo.E' un programma biologico sensatissimo.
ULTRAVIOLENCE78 07/04/2010 13:22:46 » Rispondi Purtroppo non ci è (ancora?) dato sapere dove andrà a parare l'evoluzione(?) delle leggi che reggono l'universo intero, e se in un ipotetico passaggio alla "vita nova" saremo obliati e an-nient-ati o ne verremo resi partecipi. Il punto è che noi percepiamo questa (presunta) armonia della Natura e del Cosmo come ingiusta, infausta e stiamo MALE: la dannazione risiede in questa nostra autocoscienza, che costituisce il "discrimen" fondamentale fra l'uomo e l'animale.
Ciumi 07/04/2010 16:50:03 » Rispondi Sono d’accordo. Dalla nostra prospettiva, non possiamo che interpretare come ingiusta, e come inaccettabile, questa ‘armonia’ cosmica che non tiene conto del Nostro dolore. Se verremo annullati o ne saremo partecipi, poi, poco ci coinvolge, dato che la memoria e la coscienza non reggeranno comunque; per fortuna. Ce ne turbiamo ora, ma è proprio ciò che si teme di perdere, come dici tu, la vera condanna terrena; che poi è la sola; di nuovo per fortuna o, meglio ancora, per meno sfortuna.
bulldog 09/04/2010 19:05:50 » Rispondi Assolutamente in disaccordo, da Guenoniano non posso che dissentire. Natura del cosmo ingiusta, star male, probabilmente voi vedete le cose in questo modo, non generalizziamo.
ULTRAVIOLENCE78 14/04/2010 18:33:12 » Rispondi Ah strano, dal tuo commento ad "Antichrist" ("Il migliore del genio Von Trier. SUPERBO!") sembrava tutto il contrario.
bulldog 14/04/2010 22:06:16 » Rispondi E vedi siam sempre lì. Antichrist mi è arrivato dritto allo stomaco nella sua purezza. Le chiavi di lettura e la pecezione diversa dalla mia(attuale) non hanno influito sul mio giudizio finale. Ho recepito il suo disagio, la sua visione caotica del mondo ed ho gradito, stop. Così come ho gradito The Fountain.
ULTRAVIOLENCE78 15/04/2010 00:50:47 » Rispondi E io ti ribadisco che se si ha un approccio di tipo esistenzialista e una visione d’insieme a un tempo estetica, etica e teoretica, volens nolens, muta il modo di “giudicare” un’opera d’arte, si tratti di film, dipinto o altro. Ne deriva che se io mi sento ideologicamente vicino a una pellicola come “Grizzly man” non potrei mai approvare “La vita è bella” o “Ordet”, nonostante l’apprezzabile fattura, dalla regia alla recitazione fino a tutti gli ammennicoli che confezionano l’opera. D’altronde, se C.B. giunse ad abiurare tutto il teatro tradizionale, di certo non fu per un mero capriccio.
bulldog 15/04/2010 09:25:48 » Rispondi Qui son d'accordo con Maurizio. Ti dirò 2 anni fa, mi ero addentrato in CB,Artaud & Rezza, quest'ultimo l'ho seguito spesso nei teatri d'Italia non sovvenzionati. Non riuscivo più a vedere un film, avevo praticamente abbandonato non solo qualsiasi forma di narrazione ma qualsiasi pellicola.Mi creavano l'orticaria.
Poi, nel mio lungo working in regress che non sto qui a raccontare, ho percepito dell'altro. Son tornato anche sulla settima arte con uno sguardo che si prende meno sul serio e così' anche un film ruffiano come ' la vità è bella' oggi è per me apprezzabile. Il 90% dei prodotti cinematografici che si producono rimangono per me indigesti e lo puoi notare da come voto. E' una fase Davide , son in una fase di leggerezza e spensieraztezza che non so spiegare a parole.
P.S: ieri sera mi son visto 'L'Albero Di Guernica' di Arrabal.
Siccome non esistono verità, si può avere soltanto un orientamento, più o meno netto che sia. Ma tutto è sempre da prendere col beneficio del dubbio, soprattutto se si ritiene d'essere nel massimo dell'indecidibilità postmoderna. Come un mantra: http://www.youtube.com/watch?v=kmj176eFXEI
bulldog 15/04/2010 09:46:04 » Rispondi "Tutti parlano di teorie, di dottrine, di religioni, insomma di astrazioni; nessuno di qualcosa di vivo, di vissuto di diretto. La filosofia e il resto sono attività derivate, astratte nel peggior senso della parola. Qui tutto è esangue. Il tempo si converte in temporalità, ecc. Un ammasso di sottoprodotti.....Bisogna cercare tutto in se stessi, e se non si trova ciò che si cerca, ebbene, si deve lasciar perdere. Quello che mi interessa è la mia vita. Per quanti libri sfogli, non trovo niente di diretto, di assoluto, di insostituibile. Dappertutto è il solito vaniloquio filosofico."
Ciumi 15/04/2010 07:40:44 » Rispondi Qui continua a pensarla pressappoco come Gio’. Per quanto mi riguarda, non riesco ad apprezzare solo un’opera a cui aderisco totalmente ideologicamente. Anch’io scopro molte più affinità in un film come il bellissimo “Grizzly man”(e in generale in un autore come Herzog), ma ciò non toglie che possa trovare aspetti molto interessanti anche in “Ordet” - come ad esempio il discorso, non solo estetico o stilistico, dell’essenzialità - dal momento che posso scegliere io cosa ‘prendere’ e cosa ‘tralasciare’. Lo stesso Bene (come diceva il buon USELESS) cita Eliot e ne prova una grande ammirazione, e sicuramente qualcosa da egli aveva attinto. Ora, hai mai provato a leggere ‘I quattro quartetti’? A livello teoretico non c’azzeccano nulla col pensiero di Bene, eppure egli vi riprese diversi spunti. Dipende poi anche come uno intende il giudicare un’opera d’arte; se cerca o meno nella ‘critica’ un proprio veicolo d’espressione. Non è il mio caso. Quando uno ha una visione complessiva della vita (così come dell’arte e di tutto) già ben sviluppata e indirizzata (anche se mai definitiva), e non subisce più il timore di essere frainteso, spesso trova grande interesse anche per le opere che non seguono il suo percorso e ne percorrono altri alternativi, seppure si tiene sempre stretto i suoi ‘primissimi’, quelli che gli somigliano, i ‘buoni’ compagni di viaggio. L’apprezzare autori da te diversi non comporta cambiare rotta o deviare, ma conoscere l’esistenza d’altri itinerari ‘plausibili’, e stimarne l’intenzione; ed è da qui che nascono spesso i colloqui - o i soliloqui, se preferisci.
In verità, io trovo molte affinità ‘ideologiche’ con un ‘Nostra signora dei turchi’, ma a che mi serve uno che mi ripete già quel che so (credo di sapere) quando non trovo interessante il come lo dice, il suo carattere narcisistico, il suo gusto barocco, il suo tipo di sensibilità: a che mi serve l’annuire a ciò che egli mi dice se da esso non riesco ad assorbire nulla di nuovo?
ULTRAVIOLENCE78 15/04/2010 09:25:20 » Rispondi Sia ben chiara una cosa: voi potete continuare a pensarla come vi pare, io NON vi giudico. Sto soltanto cercando di spiegarvi per sommi capi qual è (stato) l'approccio di Mauro, dato che per circa 3 anni è stato messo alla gogna, da 2001 a Million D.B. ecc... Quasi lo stesso discorso vale per me. Ho citato "Grizzly man" e "La vita è bella" proprio perché trattasi di esempi estremi, antipodici, antitetici. Per come la vedo io oggi, non potrei mai apprezzare sia l'uno che l'altro, a meno che non sia affetto da una sindrome schizofrenica.
C'è una differenza sostanziale tra il prendere spunto e l'aderire a un'ideologia.
Ciumi 15/04/2010 18:12:57 » Rispondi “C'è una differenza sostanziale tra il prendere spunto e l'aderire a un'ideologia.” Certo, è esattamente quello che ho scritto: e dal momento in cui prendi spunto da un altro autore, vuol dire che più di qualcosa del suo discorso lo hai apprezzato, seppure non riesci ad approvarlo completamente.
E sia chiaro anche da parte mia: io non ti stavo giudicando (e perché mai dovrei?), e tanto meno criticavo Mauro, il cui approccio è anche comprensibile; ho voluto solo spiegare brevemente il mio di approccio, e niente di più.
ULTRAVIOLENCE78 15/04/2010 21:31:13 » Rispondi Si può prendere spunto da un’opera altrui, ma per dire tutt’altro e non per replicarne l’idea di fondo. E’ notorio che Bene si ricorso ai classici per disgregarli e “asservirli” alle proprie intenzioni.
Infatti, abbiamo solo modi differenti di concepire l’arte. Già una volta ti chiarì ‘sto benedetto punto: per me il talento e l’abilità artistica sono miseria ove posti al servizio d’una ideologia marcia come, ad es., quella di Dreyer; anzi l’autore, per quanto mi riguarda, in detti casi è censurabile a fortiori. Precisato ciò (spero finalmente), cade ogni equivoco.
Ciumi 15/04/2010 22:39:35 » Rispondi Non vedo però questa volta dove stava l’equivoco. E che bisogno c’era di ribadirlo, il benedetto punto, che entrambi abbiamo ben chiaro.
L’opera d’arte (PER ME) di cui non condivido l’ideologia (mai totalmente definibile, soprattutto se frutto d’una personalità complessa e profonda) non è meritevole di censura. Ovvio, se ne approvo anche l’ideologia di fondo (ma ciò non è sufficiente) è molto meglio (è il caso di Bresson, Leopardi, Baudelaire, Rimbaud, Herzog, Kafka, Poe ecc.).
Ciumi 16/04/2010 07:25:06 » Rispondi Chi mi ama può precedermi o seguirmi indifferentemente: l’importante è che non mi stia vicino!
Due precisazioni ancora:
- La destrutturazione dadaista dei classici da parte di Bene è chiara. Ho citato Eliot appunto per il fatto che non ne ha destrutturato l’opera, ma ne ha ripreso un certa ‘disarticolazione dell’io’, o frantumazione, e un’espansione che equivale ad un annientamento del medesimo.
- Ricordiamoci: un’opera artistica non è sorretta solo dalla sua ideologia (la cui valenza è anche soggettiva) di fondo e dai suoi aspetti tecnici. Non ignoriamo la sensibilità di un’opera artistica, la sua potenza espressiva, la sua profondità d’indagine, le sue ambiguità. Tutte cose che poco vanno d’accordo con la logica delle parole, e che è inutile cercare di spiegare.
Per il resto, solita solfa. Ho già risposto abbondantemente. Au revoir
Ciumi 16/04/2010 18:11:26 » Rispondi “Quanto sei sexy quando strepiti”
Cos’è ‘sta roba, un’altra dimostrazione di ‘comicità sardonica e micidiale nella sua tragicità’?
E ti assicuro che non ho mai strepitato. Non ho quel carattere narcisista e presuntuoso che tanto t’affascina. Di fronte a tanta scontatezza, al massimo, posso provare noia.
Consapevole del poco che sono in questo momento febbricitante di qui, che inizia e finisce con me, del quale non posso rendere partecipe nessun’altro, che è poi anch’esso un infinitesimo, infondo, seppure finito; io a quel Nulla eterno, invece, di cui voi parlate e credete di poterne tradurre il gergo coi vostri sproloqui analfabeti, non ho niente da dire, e non ho l’ambizione di possederne la grandezza, che non posseggo.
E soprattutto non mi adeguo pedissequamente al pensiero di ‘estranei’, per ricavarne soltanto un appoggio o una consolazione, come probabilmente tu senti la necessità di fare: non ho compagni o vati; nel mio ‘paese del silenzio e dell’oscurità’ (tanto per citare un’opera a te cara), io non trovo nessuno fuori che me.
USELESS 11/04/2010 04:10:11 » Rispondi Guenoniano? Non ci ho capito molto sulla dottrina di cotesto tizio! In compenso ho capito chi sei te! Carmelo beniano e 9 alla vita è bella di Benigni? Guardati i commenti di Benzo e impara! Fasullo!!!!
USELESS 10/04/2010 19:19:56 » Rispondi Ma rileggi le cose che scrivi?
Ciumi 01/04/2010 22:25:23 » Rispondi Io ciò lo capii in tempo, e risposi al quesito, da quando ho memoria di me, prima del suonare della sirena. La vita non è che un attimo di febbre nell’eterna salute del cosmo. E vinsi nuovi gettoni, altri attimi, ipertermie da accatastare. Che altro fare? Quando l’alternativa era: diventare il suo zimbello.
BlackNight90 02/04/2010 02:30:48 » Rispondi Mai pensato che la vita possa essere compresa, ovviamente.
ULTRAVIOLENCE78 02/04/2010 10:24:49 » Rispondi Quello che tra le righe volevo dire era che l’idolatria non c’entra ‘na cippa col sentirsi in sintonia con qualcuno, che può essere un Carmelo Bene o un Mauro Lanari (l’unico ex frequentatore di fs a cui mi senta vicino per visione del mondo). Ad es., io ho postato un episodio di vita nudo e crudo: se mi si risponde “poetando”, verseggiando si è già fuori dai binari su cui mi trovo a viaggiare. Poi, ripeto, se ci si limita a valutare, sostenere e difendere con le unghie e con i denti C.B. solo sulla base delle sue “roboanti” ospitate al MCS, allora davvero c’è il rischio di fare le pecorelle; soltanto se si “osa” andare più a fondo, cioè studiando e analizzando la sua produzione, dagli scritti alle opere teatrali e cinematografiche, si può capire se ciò che si presentava come prima impressione è VERA affinità elettiva o semplice, mera, banale infatuazione.
Ciumi 02/04/2010 12:34:18 » Rispondi Senti Davide, se tu vieni a rispondere ad un mio commento, sarebbe più corretto che tu ti rivolgessi a me direttamente, e non parlando di me in terza persona con gli altri. S’eviterebbero anche certi fraintendimenti: l’episodio nudo e crudo di vita che hai esposto, ad esempio, come interpretarlo? Parlava anche del mio “poetare”? La mia risposta era una diversione ironica, un “poetare” ostinato: ‘che vuole Davide da me?’ Perché tu vieni da me, con sarcasmo, e pretendi che io debba adeguarmi ai tuoi binari? Quanto alla mia visione del mondo, non penso tu l’abbia chiara, e soprattutto non penso che te ne freghi qualcosa (ci mancherebbe, ti sto sul cùlo punto e basta). E sono quasi certo che sia, pur se non la ostento, molto più cruda e nuda della tua. Non è poesia il mondo per me, ed anzi è una prosa arida, lapidaria, e meno ancora. Poesia è solo un altro modo per trasfigurarlo e, ti garantisco, che poetare non è un infiorare. Stesso dicasi per la pittura o le altre arti. Non è un arricchire, secondo me, ma un impoverire; un calcare le rughe, i tumori e le ferite. E chi sente addosso la maledizione dell’arte questo lo sa, sa della sofferenza e per questo ‘compatisce’ il mondo.
Detto ciò, quando parlavo d’idolatria, in questo caso, non mi riferivo a te (e in qualche intervento sopra lo avevo chiarito). Anzi trovo genuina la tua passione per Bene, e sono certo che sia frutto di approfondimenti e studi. Mi riferivo, appunto, a quei “tre” ragazzi del pubblico e ad altri come loro.
ULTRAVIOLENCE78 02/04/2010 15:15:36 » Rispondi "ghgh anche a me i Beniani di filmscoop, quando si nomina CB, sembra che diventino come i tre tizi del pubblico che intervengono in questo spezzone (soprattutto l'allucinato verso la fine...) http://www.youtube.com/watch?v=_QsLohaRBGs"
In realtà mi riferivo a Blacknight che, penso, si riferisse scherzosamente a me, Compagneros e Bulldog. Alché gli ho voluto rispondere facendo il distinguo tra idolatria e lucida analisi. Quanto al "poetare" alludevo, nello specifico e senza alcun tipo d'ironia o sarcasmo, alla tua replica solo allo scopo di evidenziare (sempre in risposta all'intervento di Blackn.) il mio modo di pormi rispetto all'arte e alla vita in genere, senza pretendere di giudicare o sbeffeggiare la tua visione del mondo che, ovviamente, non conosco. Poi ho postato il link al 3D sui "filosofi" per fare una sorta di parallelismo tra l'uno contro tutti di C.B. e la demonizzazione (alias attacco del branco) di Mauro.
Ciumi 02/04/2010 16:45:14 » Rispondi Beh non vorrei rispondere nelle veci di Black, ma secondo me, nonostante la coincidenza numerica, neanche lui si riferiva a te, a Gio’, o a qualcuno in particolare, se non ad un certo gruppo di sostenitori filmscoopiani e non, che va in giro provocando e citando frasi di Bene senza dare l’impressione d’averlo mai approfondito.
Non c’è nulla di male nel sentirsi in sintonia con qualcuno, sia esso un artista stimato o un amico, ci mancherebbe, e neppure lasciarsi influenzare, o meglio attingere da egli qualcosa. Questo è un comportamento vitale. E assolutamente, da parte mia, non mi permetto di giudicare il tuo modo di porti rispetto all'arte e alla vita in genere, anche perché infondo non credo si distanzi poi così tanto dal mio. Te l’ho detto, il problema che si presenta con più frequenza in un forum è quello del fraintendimento, non potendo sempre in poche righe, e senza l’ausilio del tono e dell’espressione facciale, far intendere le proprie intenzioni e capire quelle degli altri. Forse ti parranno sciocchezze, ma per me che non sono pratico delle discussioni nei forum, sono tutte robe nuove.
Quanto a Mauro, credo che sia abituato agli “uno contro tutti”, ed è forse in certi momenti che trova il modo migliore per esprimersi. E spesso dice cose molto interessanti; o divertentissime come la storia de “Il trisavolo compatto”.
bulldog 03/04/2010 13:39:07 » Rispondi Ci son affinità incredibili tra CB, Il Tao Te Ching, Cioran,Deleuze e la fisica quantistica.
"Sono detti" tutti dalle stesse cose e non ce ne rendiamo conto.
BlackNight90 02/04/2010 19:56:25 » Rispondi Ribadisco che scherzavo con Ciumi e parlavo in generale, non c'era nessun riferimento personale. ho capito la tua distinzione e la condivido, ma è un discorso che ovviamente non posso affrontare visto che, come ho già detto, non conosco le opere di Bene e non credo che le conoscerò a breve: io e il Teatro non andiamo d'accordo, limite mio suppongo. mi lascio la libertà di fare un po' di umorismo, almeno.
bulldog 09/04/2010 19:22:54 » Rispondi Davide quella che tu chiami idolatria in taluni casi(il mio) è intuito.
Le analisi le lascio ad altri, specie se poi confluiscono in recensioni come quella che avete costruito sopra Jade :-)
Ciumi ti sei beccato dell'Almansi, e devo dire che ci sta però dal commento che hai fatto :-)
http://www.megavideo.com/?d=BRILYWL6
Ciumi 09/04/2010 20:37:12 » Rispondi Bull, non ci siamo capiti bene. Io se seguo questa intervista mi trovo completamente d’accordo con le “idiozie” di Bene, e perché come dice egli non c’è verità, non c’è “cosa buona e giusta”: è vero, siamo tutti cretini, io lo sono, Bene lo è, Almasi anche con l’aggiunta che è pure più ridicolo. Ciò non vuol dire che chi abbia un bel “discorso” da dire poi lo riesca a dire bene nella sua opera. E’ come l’ha detto in questo film che non mi ha appassionato. Talvolta - e forse è anche il caso di Pasolini - il personaggio supera la propria opera d’arte: diviene essa egli stesso. In queste interviste infatti l’opera-Bene mi è piaciuta molto.
Di Baudelaire ad esempio, che qui Bene ha citato, per ovvi motivi, non ho mai ascoltato un’intervista. Tutto ciò che ho conosciuto di lui l’ho letto nei Fiori del male e nelle altre sue opere, lì egli è riuscito a rivelarsi totalmente a me lettore. Non ho trovato questo in “Nostra signora dei turchi”, tutto qui.
Infondo poi, Carmelo Bene non ha detto nulla che io già non avessi intuito, purtroppo, il suo pensiero non mi ha illuminato, tuttavia posso dire di condividerne la sostanza.
Ciumi 10/04/2010 08:58:22 » Rispondi Comunque Gio’. Lo so, il commento più idoneo a questo film, per voi beniani, sarebbe dovuto essere: ‘tipico esempio di arte che eccede se stessa, il buco nero dell’arte, ogni commento sarebbe inopportuno. Voto:10’. Io ho commentato, ‘disubbidendo’ di fatto alle disposizioni dettate (con ironia) da Bene e (con presunzione) da voi cattivi seguaci, delle quali francamente me ne sbatto. E, ripeto, sono d’accordo nell’affermare che l’alternativa al silenzio sia quella di dire cretinate. E anzi, che ogni volta che parliamo diciamo delle inutilità, e che fingiamo sempre, io tu Bene tutti. Però il punto sta, secondo me, nella consapevolezza di ciò. Bene aveva questa consapevolezza, e la ostentava. Io ho questa consapevolezza, e non la ostento, non sono interessato a farlo, intanto, finzione per finzione, posso scegliere almeno le cretinate che preferisco. Soprattutto fingo da me, fingo di essere io, e non fingo di essere Bene, dico le mie di cretinate, e non ripeto le cretinate di Bene, per quanto questo possa avere importanza, se non altro, evito di sentirmi ridicolo.
E ovviamente non è in questa consapevolezza che sta l’intuizione di B.; essa sta nell’avere applicato il suo concetto di ‘nulla’ alla parola; egli avrebbe potuto recitare monologhi all’infinito senza dire niente, egli era il giullare (o lo zimbello) del ‘nulla’, e si divertiva ad esserlo. E questa sì, fu una conquista, secondo me, la non-parola applicata al non-pensiero. Difatti ho chiarito nel mio commento, tornando al film, che ho trovato assolutamente interessante il monologo, non le immagini. Il ‘buio’, come dice lo stesso Bene, sarebbe stato il miglior accompagnamento.
USELESS 10/04/2010 19:14:58 » Rispondi Quoto la seconda parte! Da quant' è che ti dico che scrivi minchiate? (SI gioca eh!)
Ciumi 10/04/2010 20:45:07 » Rispondi Eh, Vedi? Su una cosa siamo d’accordo!
Per arrivare dove voi siete Per andare via da dove non siete Dovete andare per una via Dove non c’è estasi. Per arrivare A ciò che non sapete Dovete andare per una via Che è la via dell’ignoranza. Per possedere ciò che non possedete Dovete andare per la via della privazione. Per arrivare a quello che non siete Dovete andare per la via in cui non siete. E quanto non conoscete È la sola cosa che conoscete E ciò che avete è ciò che non avete E dove siete è dove non siete.
(T.S. Eliot)
USELESS 10/04/2010 22:28:39 » Rispondi Eh, Thomas Eliot! Io non l' ho frequentato, mentre CB chiaramente lo apprezzava, visto che quando parla dei "vicini" nei classici nel Mcs 1995 Bompiani lo cita come il più illustre. Per il resto non capisco questa tua polemica con i "Beniani". Ti assicuro che negli anni passati sul p2p e in rete, in un fitto intreccio di contatti di ricerca di materiale su e di CB mi sono trovato di fronte alcuni "beniani" veramente da biasimare. (scaricavano quello che condividevamo noi su Emule e nascondevano le cose che avevano...) Stronzì ve ne sono ovunque... nella vita più che sui marciapiede. Se ne incontrano a ogni piè sospinto! E i "Beniani" non fanno eccezione te lo posso assicurare!
Saluti
P.s:Vedi che ci prendo però ... t' ho pure sempre detto che sei un poeta da... ecc. ecc. :)
USELESS 10/04/2010 22:51:23 » Rispondi Poi se posso permattermi, stai prendendo troppo sul serio CB. Che non si prendeva sul serio lui per primo. Vedere per credere! http://www.youtube.com/watch?v=fUExl_XqCOs
bulldog 11/04/2010 11:49:45 » Rispondi Non sai neppure chi sia Glauber Rocha.
Ciumi 11/04/2010 12:11:36 » Rispondi Io non prendo affatto troppo sul serio C.B. (non si prendeva sul serio lui per primo? E ci mancherebbe, solo gli imbecilli si prendono sul serio), ma sono appunto certi (non tutti) che lo fanno, e spero per te che tu non ne faccia parte. E’ proprio per questo in sostanza che me la prendo (si fa per dire) con loro. Elevano Bene a idolo e le sue parole a dottrina. Quando non esistono idoli e non esistono dottrine, almeno per me.
Mi sembra di esser tornato alle scuole medie dove c'eran le fazioni metallari/truzzi/punk/rapper. Così come il metallaro non poteva ascoltare hit mania dance, così i beniani deveno essere true e puristi e non devono apprezzare forme di narrazione altrimenti vengon tacciati di alto tradimento. Non è possibile discutere con utenti del genere, è alienante.
Mi riferisco a gente tipo Useless o Benzo, ma ce ne son altri di questi qui.
Ciumi 12/04/2010 11:30:36 » Rispondi Ahah… ai miei tempi c’erano anche i paninari, che non altro furono che i precursori degli zarri d’oggi, figli inebetiti del consumismo.
Da wikipedia: Il gergo dei paninari è modellato sul linguaggio giovanile dei giovani milanesi (…) Sono frequenti le abbreviazioni (es. Le Timba, Faccio il week a Curma, La squinzia ha imposto il cappuccio), talora combinati agli accrescitivi (es. Panozzo), così come i continui ricorsi, spesso maccheronici, all'inglese (es. Una sfitinzia arrapation, Very original, Il mio boy, Arrivano i Ciàina, deformazione dell'inglese chinese, cinese ovvero militante di Sinistra o più esteso, appartenente ai gruppi antagonisti) o ad altre lingue (I sapiens, Mi gusti mucho).
Il paninaro coltivava una maniacale attenzione per il proprio stile, rigorosamente di marca. L'abbigliamento del paninaro prevedeva giacconi imbottiti (es. Moncler, Henri LLoyd), stivali da mandriano (es. Frey o Durango), jeans (es. Levi's , Enrico Coveri, Uniform, Rifle in velluto millecoste, Avirex, Americanino, Stone Island o Armani), tra le felpe (byAmerican, Best Company), maglioni (es. Marina Yachting), cinture di pelle (es. El Charro), camicie a quadri (es. Naj Oleari), calzini decorati a rombi della Burlington per i ragazzi, e colorati della Naj Oleari per le ragazze e scarponcini (es. Timberland), Celini oppure scarpe sportive Superga colorate, Vans (rigorosamente senza stringhe) e più tardi New Balance e Nike.
Compagneros 12/04/2010 12:27:10 » Rispondi Dopo 15 giorni siete ancora qui a commentare, interessante. Mi ero perso di vista questa discussione. Eh bulldog... non possiamo essere degli autentici "sacerdoti del culto beniano" perché abbiamo apprezzato l'orribile opera di Benigni! :-) Interessante il paragone con le scuole medie...
bulldog 12/04/2010 13:08:17 » Rispondi ..Eheh compa, son degli scemotti che han letto si e no 3 libri in vita loro e han conosciuto CB solo tramite le appariscenti sedute al MCS credendosi così in diritto di sputar sentenze sull'arte 'inutile'
Basta leggere i commenti che lasciano ai film per rendersi conto di che pasta son fatti. Uno di loro commentando 'tre uomini e una gamba' ha scritto 'questa non è comicità,guardatevi Rezza'. Insomma poche idee e anche ben confuse.
Ciumi 13/04/2010 09:02:28 » Rispondi Compa, adesso che sei tornato ti tocca rispondere ad una domanda semplice semplice: Ti piacciono i film di Miike?
Compagneros 13/04/2010 17:32:55 » Rispondi Ah, mi cogli un filino impreparato. :-) Di Miike ho visto solamente 'Audition' e 'Visitor Q'. Ho preferito il primo, duro ma molto meno estremo del secondo. Dati i numerosissimi film che Miike ha girato, non posso valutarlo solo da due suoi lavori. Comunque non mi sono per nulla dispiaciuti. Lasciano il segno diciamo.
Ciumi 13/04/2010 17:41:44 » Rispondi Ah, risposta democratica. Va be’, te la sei cavata.
Comunque anch'io ho visto solo 2 suoi film, dunque lo conosco davvero poco.
Compagneros 14/04/2010 11:19:06 » Rispondi Diplomatico più che democratico, sono un convinto anti-democratico. ;-) Vedo che ti hanno già consigliato Kim Ki-duk, mi associo, bellissimi i suoi lavori.
Ciumi 14/04/2010 17:44:29 » Rispondi Sì, scusa il lapsus, ovviamente non l’ho scritto di proposito, ho semplicemente confuso i termini.
bulldog 11/04/2010 11:34:36 » Rispondi Maurì solo una cosa, non generalizzare. 'Beniano' è un termine che non significa nulla.
Davide è una persona lucidissima e profonda, io son intuitivo e ho basi diverse dalle sue, Useless è un ragazzino(spero te ne sia reso conto). Insomma parliamo tra noi se vogliamo senza tirar fuori 'fazioni' buffe.
Ciumi 11/04/2010 11:54:45 » Rispondi Sì, hai ragione. Infondo anch’io detesto generalizzare, che è un atteggiamento sempre superficiale. E chiarisco un’altra volta che assolutamente le mie frecciatine non si riferivano né a te né a Davide.
Ciumi 11/04/2010 13:56:49 » Rispondi In più, tutti, io per primo, siamo convinti di avere intuito, di avere compreso ogni cosa, d’essere nel giusto sempre e comunque. In verità, ogni nostra intuizione tralascia un tutto, è cosa finita anch’essa, vorrebbe ricoprire l’universo intero ed invece non fa che costituirne una macchia, un neo, un’imprecisione.
Davide ha intuito nel dire che Jade sia un capolavoro. Giovanni ha intuito nel dire che Audition sia geniale. Maurizio ha intuito nel dire che “Nostra signora dei turchi” non sia un capolavoro USELESS ha intuito nel dire le sue minchiate.
Insomma, chi avrebbe intuito dal momento in cui un'intuizione si basa spesso nella negazione dell’altra? Davanti all’assoluto (che non esiste) siamo tutti ugualmente cretini.
ULTRAVIOLENCE78 09/04/2010 20:19:16 » Rispondi Il mio era un discorso generale, ovviamente non intendevo dire che tu sei un idolatra.
Aggiungi pure l'analisi su NEMICO PUBBLICO.
bulldog 11/04/2010 11:28:09 » Rispondi Vero anche Nemico Pubblico. Totalmente in disaccordo con queste analisi, però ti(vi?) leggo sempre con piacere. Davide&Mauro tra i pochi utenti in grado di stimolare, peccato però che oramai non scrivete quasi più.
P.S: Davide che ne pensi de 'La vita è bella?' :-)
ULTRAVIOLENCE78 11/04/2010 12:55:22 » Rispondi "La vita è bella"? Già abiurata da tempo, come il resto della combriccola d'altronde. Direi che è "meravigliosamente" orribile, ai livelli d'una burtonite o miyazakite. A Benigni verrebbe da dire: "CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA..." Se t'interessa ancora il genere, puoi deliziarti con 'sta cosina: http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/fatheranddaughter.asp
bulldog 11/04/2010 13:41:26 » Rispondi Me l'aspettavo questa risposta. Io ovviamente non sono d'accordo. Consapevolissimo della sua nulla valenza artistica e storica(??) continua a divertirmi e deliziarmi. Benigni è un buffo http://www.youtube.com/watch?v=y7Exlch69ro# :-)
ULTRAVIOLENCE78 11/04/2010 13:51:59 » Rispondi "La via è bella", per me, è indecente. Benigni è ottimo e divertente nelle sue comparsate televisive da "one man show", ma rimane pur sempre un buffo(ne), appunto. Io preferisco lo humor nero, il ghigno, la comicità sardonica e micidiale nella sua tragicità. Toh, non ho forse recensito "Blood simple" ultimamente?
Ciumi 11/04/2010 13:49:14 » Rispondi Insomma la combriccola “familistica”. Sulla “vita è bella” sono abbastanza d’accordo. Io lo vidi da ragazzo, come del resto tutti i film di Benigni, e mi divertì. Come dice Gio', Benigni fa ridere. Se lo rivedessi oggi probabilmente cambierei idea. E sono d’accordo anche su Burton e sulla CAPRA. Trovo invece meno adatta una certa critica a film rivolti principalmente ad un pubblico di ragazzi, che andrebbero valutati come tali.
Tornando al “familismo”, io non so dietro a quale filosofia, o intuizione, voi siate giunti a detestarlo. Per conto mio, non trovo generalmente interesse per tali film, ma per un semplice gusto personale, e perché trovo più interesse verso altri argomenti che, probabilmente, più mi somigliano. Sinceramente non riesco a prendermela tanto con le famiglie per il solo fatto che, obbedendo ad una legge naturale, prolificano. E non riesco inoltre a trovare molte distinzioni tra il figlio e l’orfano, tra il genitore e l’uomo senza figli: sono entrambi colpevoli e (soprattutto) vittime allo stesso modo.
p.s. Così per curiosità, di Miike cosa ne pensi? A me lascia piuttosto perplesso, seppure molti dicano sia un genio.
ULTRAVIOLENCE78 11/04/2010 14:02:57 » Rispondi Inveire contro nonni, padri, madri ecc... sarebbe come sparare sulla croce rossa: loro sono "colpa incolpevole", infimi strumenti al servizio della Vita matrice e puttanona. E' l'esaltazione della famiglia fatta da 'sti stramaledetti artisti che detesto con tutto me stesso: e vai con "Moon", "Invictus", "Madre e Figlio", "Padre e figlio", "Father and daughter" et cetera et cetera et cetera...
Miike? Se hai tendenze sadomaso, accomodati pure.
Ciumi 11/04/2010 18:51:23 » Rispondi Dal canto mio, seppure generalmente non mi piacciono, non riesco a detestare a prescindere certe opere che improntano la loro riflessione sulla famiglia. Trovo ad esempio interessante il cinema di Ozu, mentre in “Madre e figlio” più che un’esaltazione della famiglia, vedo un affresco del dolore, e un porre l’unico amore (quello materno) che sembrerebbe puro, all’indifferenza delle cose. Poi, ci sarebbe da discuterne ancora, anche sulla presunta purezza di quell’amore. Insomma ci sono per me delle eccezioni, ma non vorrei divagare troppo.
Su Miike sono d’accordo: sterile sadismo da fumettari.
bulldog 11/04/2010 19:14:23 » Rispondi Sterile sadismo? Discorso valido solo per ICHI.
Visitor Q,Gozu,Audition,Izo,Rainy Dog son capolavori indicussi.
Ciumi 11/04/2010 20:43:59 » Rispondi Gio’, so che a te piace e ovviamente non voglio persuaderti del contrario. Di quelli che hai citato, lo sai, ho visto solo Ichi e Audition, e sai anche che a me il secondo non m’è parso affatto un capolavoro. Le sequenze oniriche ad esempio le ho trovate - ma è difficile spiegarlo a parole - prive di un qualsiasi slancio, metafisico, emozionale, psicologico o quel che sia, e a tratti, senza un’adeguata ironia, addirittura ridicole. E infine il solito sadismo che, sì, crea un certo impatto, ma dovuto solo al ‘trucco’ di mostrare appieno le violenze, il sangue e le torture, secondo me.
Guarda, curiosando ora su wikipedia, leggo questo: “Durante la sua infanzia, Takashi Miike guardava solo i film con protagonista Bruce Lee, i film catastrofici e gli spaghetti western. I suoi cinque film preferiti sono: I tre dell'Operazione Drago, Non aprite quella porta, Starship Troopers, Non uno di meno e Dalla Cina con furore.”
Cioè, non è una legge, per carità, e ciò non toglie che abbia del talento, ma mi pare perlomeno sospetto che un autore con queste fonti, con certi gusti (tra l’altro molto simili a quelli di Tarantino), riesca dal nulla a concepire dei capolavori di un certo spessore artistico, a meno che non sia una specie di Re Mida.
ULTRAVIOLENCE78 12/04/2010 09:51:54 » Rispondi "Mentre in “Madre e figlio” più che un’esaltazione della famiglia, vedo un affresco del dolore, e un porre l’unico amore (quello materno) che sembrerebbe puro, all’indifferenza delle cose." Appunto, un ciofecone di film: ciò che lui esalta a me indigna. D'altronde Sokurov è un degno epigono del Tarko...
bulldog 12/04/2010 10:12:45 » Rispondi Mi son perso con ste frecce , quale film?
Ma quando parli di Miike ti riferisci a Ichi o a tutta la sua filmografia? Izo,Gozu,VisitorQ li hai visti?
ULTRAVIOLENCE78 12/04/2010 11:27:15 » Rispondi Parlavamo di sokurovate alla "Madre e figlio".
Di Miike ho visto Ichi e Audition e direi che mi "abbastano". Perché, gli altri da te segnalati sono diversi?
bulldog 12/04/2010 11:35:10 » Rispondi Assolutamente si. Prova a vederti Visitor Q o Izo e poi magari ne discutiamo.
BlackNight90 12/04/2010 21:02:13 » Rispondi Bull non hai nominato Big bang love, juvenile A, non l'avrai visto immagino.. tra i migliori di Miike a parer mio.
Ciumi 12/04/2010 11:25:14 » Rispondi Sì, “esalta” nel senso di “mette in rilievo”, ma, credo lo si possa affermare, senza alcun entusiasmo. Anche se infondo “Madre e figlio” non mi ha mai appassionato più di tanto neanche a me (l’ho trovato un tantino moscio). E di ‘sto regista per ora non ho visto altro. Comunque l’ho detto sopra, sul tema dell’amore materno - puro? Ma esiste la purezza? - o in genere di qualsiasi altro sentimento che identifichiamo con la parola amore, si potrebbe discettarne all’infinito, arrivando a imputarlo probabilmente del medesimo egoismo disperato che caratterizza ogni nostra azione e pensiero; ma l’immediata considerazione che mi viene è che la nostra idea a riguardo sia più che altrove dettata dall’esperienza personale. ‘Sti stramaledetti artisti che esaltano la famiglia sono, infondo, padri, nonni, uomini anche loro. Esaltano ciò che cercano di buono in certi sentimenti; ed è probabile che molti di loro non abbiano subito un’infanzia problematica - non sentono dunque come gravoso il fatto di essere figli, forse, ma non credo ignorino le problematiche dei figli “non amati”, dal momento in cui la loro riflessione non appare (ed è il caso, secondo me, di Tarkoso e Sukoso) serena e accomodata.
Ciumi 12/04/2010 11:34:39 » Rispondi Mi correggo: Sokoso... insomma quello lì.
ULTRAVIOLENCE78 12/04/2010 13:33:33 » Rispondi Senso materno e purezza, per quanto mi riguarda, sono l'uno la negazione dell'altra. Ma, ripeto, aggredire sic et simpliciter la famiglia è come infierire. Prova a vederti "L'ultima eclisse": incommensurabile esempio in cui l'invettiva senza sconti si coniuga al sentimento della pietà. Io mi limito ad essere e rimanere (si spera) soltanto figlio: mi basta e avanza. La cosa che stupisce è quando si verifica una fortissima idiosincrasia fra arte/ideologia e vita: un pessimista integralista come Herzog si è sposato più volte e vanta una figliolanza numerosa. La Vita è a tal punto potente che non c'è soggetto "illuminato" che tenga.
ULTRAVIOLENCE78 12/04/2010 13:37:57 » Rispondi "‘Sti stramaledetti artisti che esaltano la famiglia sono, infondo, padri, nonni, uomini anche loro". Vero, ma con la loro arte cialtrona non fanno che reduplicare le rispettive colpe.
Ciumi 12/04/2010 17:20:08 » Rispondi “L’ultima eclissi” me lo segno (ha anche una buona media-voto qui su filmscoop).
BlackNight90 12/04/2010 20:59:11 » Rispondi Occhio che è tratto da un romanzo di King....
P.S. Ciumi Miike è ben lungi dall'essere solo un pazzo sadico da fumettari, è superficiale dirlo. vediti altri suoi film quando ti sarà passata la delusione.
ULTRAVIOLENCE78 12/04/2010 22:09:04 » Rispondi Occhio che la sceneggiatura è di un certo Tony Gilroy.
Ciumi 13/04/2010 08:59:04 » Rispondi Beh dai, riguardo a Miike esageravo, ‘sterile sadismo per fumettari’ era giusto per fare arrabbiare un po’ Bull. Però sono abbastanza convito di ciò che penso di lui, nonostante abbia visto solamente 2 suoi film (gli stessi di Davide ultrav. tra l’altro). E ti dirò, non è la violenza che mi disturba, ma il modo stupido con cui viene trattata: arriva a me finta, nel senso che non mi fa ‘provare’ sofferenza, ed è autentica solo dalla parte sua, come eccitazione sadica del regista. Non c’è ‘compassione’, ma passione univoca per il dolore. Mentre le sequenze oniriche (piatte) mi paiono più un espediente per cercare di dare profondità a questa violenza, che non ha spessore. Ecco uno dei tanti esempi in cui l’eccedere - sempre a mio parere, s’intende - non entra nel dominio dell’arte vera. Cioè, al pari di Tarantino, Miike potrà realizzare anche un bel film, ma mai a mio avviso dei capolavori artistici. E poi Audition ha pure un’aria seriosa, e senza un minimo d’ironia risulta addirittura ridicolo.
BlackNight90 13/04/2010 18:59:58 » Rispondi ma secondo te c'è grandezza solo laddove c'è arte? solo ciò che si considera arte deve piacere? comunque da quello che dici di Miike temo che non riuscirai ad apprezzarlo del tutto neanche ad una seconda visione (ovviamente non sei obbligato a fartelo piacere), ma spero che cambierai idea vedendo gli altri che ti hanno consigliato, più profondi o poetici considera che non è neanche tra i miei registi preferiti, però credo che la sua grandezza, anche misurandosi in generi diversi, sia indiscutibile lasciando perdere Miike, devi vedere ASSOLUTAMENTE quel capolavoro che è Ferro3 di Kim Ki-Duk, se nessuno te l'ha ancora consigliato. voglio proprio sapere cosa ne pensi ;)
Ciumi 13/04/2010 20:35:49 » Rispondi No, non solo ciò che si considera arte deve piacere, ci mancherebbe, e bisognerebbe effettivamente prima fare un distinguo tra le diverse tipologie di film. Infatti avevo scritto: ‘Cioè, al pari di Tarantino, Miike potrà realizzare anche un bel film, ma mai a mio avviso dei capolavori artistici.’ aggiungendo il fatto che i due suoi film che ho visto non li vedo buoni neanche nel dominio del puro intrattenimento o del buon mestiere (e non so se i termini che ho usato siano corretti, ma spero d’essermi fatto capire). Ed è ciò che in fin dei conti contestavo: la tendenza di considerare i film di Miike dei capolavori artistici. Del resto in Audition il regista sembra provarci ‘seriamente’, ma - sempre a mio parere - ne viene fuori soltanto un pastrocchio. Tarantino ad esempio con Pulp fiction ha realizzato un ottimo film, non un capolavoro artistico ma pur sempre un lavoro apprezzabilissimo. Miike potrebbe fare o aver fatto altrettanto, ma difficilmente qualcosa ‘di più’.
Comunque credo che un buon film debba, in qualunque caso, invitare ad una certa riflessione. I film di Miike, per quanto mi riguarda, non comunicano granché. E, lo chiarisco, non trovo disturbante la loro troppa violenza, anzi è esattamente il contrario, essa mi lascia del tutto indifferente: non mi coinvolge, non mi stimola nessuna riflessione e la trovo trattata con una superficialità un po' adolescenziale.
p.s. Ferro 3 l'avevo già scaricato tempo fa. Lo vedrò sicuramente e grazie del consiglio.
BlackNight90 14/04/2010 00:04:58 » Rispondi Neanch'io comunque considero quei film, ma anche in generale, capolavori artistici: ma capolavori del cinema sì, moltissimo. A questo punto mi verrebbe da chiederti quand'è che per te il cinema è arte, ma mi sembra che la discussione sta andando troppo fuori rotta... Guarda a me piace Tarantino, ma Miike è andato molto oltre: Visitor q, Big bang love, Izo sono cose che Tarantino non si sogna neanche di notte, siamo lontani anni luce dal mero intrattenimento. E il fatto delle riflessioni che i capolavori dovrebbero suscitare è una questione troppo soggettiva: c'è chi vedendo 2001 pensa solo al look delle tute spaziali e c'è chi vede nei film solo quello che vuole vedere, e le presunte riflessioni non sono altro che preconcetti. comunque se proprio Miike non ti dà nessuno stimolo, neanche quello di andare in bagno, sei tu che hai qualche problema! :D
Ciumi 14/04/2010 09:12:08 » Rispondi Già, effettivamente avevo ignorato lo stimolo di andare al cesso. Quello sì.
bulldog 13/04/2010 10:22:46 » Rispondi Su Miike continuo a dire che vi state sbagliando di grosso.
Black, Juvenile mi manca, provvederò.
bulldog 13/04/2010 10:19:55 » Rispondi Ultima cosa su Lanari e le sue analisi. Secondo me utilizza il cinema per veicolare le proprie sofferenze e costruirci sopra tutt'altro. Questo a me fa sorridere, basta leggere tutti i suoi commenti passati, sono deliri. Es L'Uomo senza passato di Kaurismaki ma non solo. Mi costruisce su The Prestige del modesto mestierante Nolan un trattato di filosofia. Questo per me è perdere il senso della realtà.Stessa cosa avete fatto per Jade.Friedkin è già tanto se ha diabolik dietro la sua formazione suvvia. Con questi metodi ci costruisco anche io Heidegger sopra Tre Metri Sopra il Cielo.
Insomma max stima per approcci simili in mezzo a questo bagno di omologazione ma accanirsi sulla non settima arte mi sembra una stronz.ata. Lo stesso CB nella sua intervista VS Cinema dichiarò di non aver mai visto film al cinema. Se come mezzo di espressione è ripugnante che lo sia fino fino in fondo.
ULTRAVIOLENCE78 13/04/2010 11:32:03 » Rispondi CB anche aveva ragione: il cinematografo è il posto peggiore per vedersi un film; me ne sono reso conto ultimamente.
Su JADE ti posso assicurare che non siamo solo io, Mauro e Ghezzi a pensarla allo stesso modo. "Il braccio v. della legge" e "Vivere e morire a LA" mi sembra improprio considerarli dei film "fumettari", se non altro per rispetto a Miike.
Per il resto dovrebbe rispondere il diretto interessato. Comunque, per quanto mi riguarda, si tratta invece d'una riconquista del "senso della realtà": se si è esistenzialisti, allora il proprio approccio investe tutti gli aspetti di 'sta benedetta realtà, quindi anche l'arte se la si considera come un sottoinsieme della vita e non come una dimensione altra, slegata dalla "real life". « La gente mi dice: «Ma nella vita reale...». Ma di cosa parlano? Cos'è la vita reale? Sul set davanti alla macchina da presa, non sarebbe più vita reale? Cos'è, si passa in un'altra dimensione quando si gira un film?>> (A. Ferrara).
Poi non ho capito una cosa: su Mauro sei passato dalla derisione plateale alla "max stima", per poi ritornare sui tuoi passi?
bulldog 13/04/2010 12:09:38 » Rispondi Su Mauro, inizialmente leggendo a sprazzi ciò che scriveva nei suoi commenti ai film coi nick hall dullea o brundlefly mi aveva fatto sorridere(e tutt'ora è così). Poi leggendo i suoi interventi su wiki mi son ricreduto, max stima, è in grado di toglierti sempre la terra da sotto i piedi, ma rimane il fatto che(su questo sito sia chiaro ,non lo consosco) utilizza il cinema per sfoghi esistenziali.
Bhè discutere sul 'senso realtà' non mi sembra una buona idea, gireremmo su noi stessi senza giungere a nulla. Concordo la frase di Ferrara, difatti puoi notare come voto i film. Però da qui a costruirmi ciò che voglio come fa M.L su ogni opera ce ne passa.
Ciumi 13/04/2010 18:59:21 » Rispondi Dico la mia, se posso, e parlo per me, senza intenzione di giudicare l’approccio che possano avere gli altri.
E’ chiaro che il mio modo di concepire la vita, le cose, l’universo vada ad influenzare i miei gusti in fatto di arte, ma ciò non vuol dire che io debba promuovere solamente quelle opere che avallino totalmente il mio pensiero attuale, il mio carattere di qui, la mia situazione d’ora - che sono poi ‘forme’ in continuo movimento. Certo, ho dei punti fermi, e autori con i quali sento una massima sintonia, ‘validi’ sempre; ma ci sono altri autori che, seppure non assecondino in tutto e per tutto il mio ‘concepire’ le cose, dicono qualcosa che mi cattura, anche una sola parola. E questo perché? Perché scavano in profondo, e smuovono tanto. E in quel tanto e in quel profondo spesso qualcosa lo si trova. Ora, se io mi trovo davanti ad un’opera, non profonda, ma che non neghi nessuna delle mie convinzioni, e forse per il solo fatto che procedendo in superficie le trascura, non riesco a promuoverla solo per questo motivo. Se lo facessi, starei esaltando un qualcosa che casualmente all’apparenza mi somiglia. Una botta di cùlo. Annuisce a me, ma non aggiunge niente, perché non ha spessore. Che tanto non esiste un’opera che mi completi, che possa assomigliarmi totalmente, su cui voglia solamente specchiarmi.
bulldog 14/04/2010 10:07:46 » Rispondi Un film non è composto solo dalle sue possibili chiavi di lettura. Ma anche da: 1: sensazioni 2: numerosi elementi artistici e tecnici.
Io credo non sia essenziale condividere completamente il messaggio che un regista vuol trasmettere. Troncare una pellicola basandosi su interpretazioni spesso fantasiose e personali senza prendere in considerazione gli aspetti che elencavo prima è soltanto delirio. Esattamente quello che faceva Mauro col cinema.
ULTRAVIOLENCE78 14/04/2010 18:30:40 » Rispondi Il discorso di Mauro su etica, estetica e teoretica in realtà è un "filino" più complesso e approfondito.
bulldog 14/04/2010 18:37:14 » Rispondi Sicuramente, ma il mio semplice discorso rimane valido.
Ecco cosa è riuscito a scrivere di un film di Eastwood, e dico di Eastwood gente :
Teomachìa significa combattimento contro Dio e, di norma, come principale episodio di riferimento si evoca la lotta di Giacobbe/Israele contro l’Uomo/angelo/Dio descritta in Genesi 32, 23-33….
Qui si è superato Feuerbach, Freud e chissà chi altri. L’esistenza di Dio non è più solo una proiezione del nostro ideale positivo o paterno, ma del nostro lato peggiore e più negativo, rispetto al quale così ci si può autopercepire più buoni, moralmente superiori. Ulteriore vertiginoso exploit di “logos” crocifisso.
USELESS 09/04/2010 22:19:57 » Rispondi Scusa relativamente giovane? E che è un Higlander? La media nel 2007 per gli uomini era di 75,74 anni
ULTRAVIOLENCE78 09/04/2010 22:35:35 » Rispondi Fortunatamente no: che che se ne dica, a queste condizioni patologico-esistenziali l'immortalità sarebbe una delle cose più nefaste che possano capitarci (do you understand "fine pena mai"?). Intendevo che, per essere un anziano, è relativamente giovane (73 per la precisione).
Compagneros 31/03/2010 12:26:51 » Rispondi Almansi è morto o quanto meno, ha smesso di fingersi vivo. Questo Ciumi potrebbe essere Sonia Cassiani che continua a rompere i cogliòni con l'essere e con l'esserci!!! XD
ULTRAVIOLENCE78 31/03/2010 14:45:12 » Rispondi Di Almansi ce n'è in ogni dove e in gni epoca. Di Bene forse uno ogni mille anni.
Ciumi 31/03/2010 16:18:51 » Rispondi Purtroppo anche di pecore ce ne sono, in ogni dove e in ogni epoca. E fanno tutte quante lo stesso verso, per giunta.
Tu per caso fai di mestiere il critico? Ambisci a diventarlo? Io no, sono un individuo che ha il suo senso critico e un utente che esprime un parere. Soprattutto, mi tengo lontano dalla sudditanza.
Noto solo una cosa: io ho espresso alcune perplessità su questo film; tutti però mi hanno parlato unicamente di Carmelo Bene, seppure avevo ammesso di non conoscerlo.
“Per capire un poeta, un artista, a meno che questo non sia soltanto un attore, ci vuole un altro poeta e ci vuole un altro artista.”
Immagino che voi siate l’uno o l’altro (e intendo artisti, non artistoidi).
ULTRAVIOLENCE78 31/03/2010 17:09:58 » Rispondi A Maurì, me fai tutta ‘sta menata per un po’ di sarcasmo…
Su C.B. in effetti non si ha molta scelta: o si rinuncia a capire e decifrare le sue opere, oppure ci si inoltra interamente nella sua “poetica”, il che richiederebbe uno studio molto ma molto approfondito. Mi piacerebbe scrivere qualcosa su questo film, ma temo che avrò bisogno di mesi, forse addirittura un anno perché, ebbene sì, non si può prescindere da tutto il resto della sua produzione: ogni opera di C.B. costituisce fondamentalmente il work-in-progress su un unico concetto.
Ciumi 31/03/2010 17:36:05 » Rispondi Sì scusatemi tutti, oggi sono un po’ irascibile, è vero. Sono consapevole che, quando si parla di un vero artista, è necessario conoscere a fondo la sua opera; e magari l’approfondirò più avanti. Qui lo avevo confessato subito di non conoscere Bene, e volevo solamente discutere su questo film e magari capirne anche qualcosina di più. In effetti avevo letto qualcosa che avevi scritto di lui sul forum, ed era anche interessante.
Ciumi 31/03/2010 16:12:08 » Rispondi Punto primo: io e te non ci conosciamo. Punto secondo: a chi avrei “continuato” a rompere i cogliòni, scusa?
Se hai qualcosa di intelligente da scrivere, in risposta al commento, scrivila, io sono disposto a discuterne. Possibilmente: con le tue parole, evitando di citare aforismi presi dal web di C.B. (che già conoscevo, tra l’altro); e senza ripetere a pappagallo quello che hai letto su di lui.
Compagneros 31/03/2010 16:42:08 » Rispondi Non ce l'ho con te stai tranquillo. Chi ha visto il Carmelo Bene contro tutti del '94 ha capito la battuta.
Ciumi 31/03/2010 16:44:30 » Rispondi Ops, allora scusa il tono un po’ stizzito..
USELESS 10/04/2010 19:22:46 » Rispondi Se è Sonia Cassiani voglio il telefono e un' appuntamento! Mi ha sempre fatto sangue quella troìetta! :)
Ciumi 28/03/2010 14:19:34 » Rispondi No davvero, non ho la presunzione di avere capito vita morte e miracoli di Bene guardandone un film soltanto. L’ho detto nella premessa al commento: non conosco il suo teatro e mi limito a giudicarne la pellicola. Non so se hai visto, per esempio, “Il colore del melograno”. Più o meno mi ha suscitato le stesse sensazioni. La mia perplessità non è solo nei confronti di Bene, ma di tutto un modo di fare cinema - ripeto ancora, barocco e narcisista - che non mi appassiona.
bulldog 28/03/2010 13:24:09 » Rispondi Già...approccio completamente errato.
Ciumi 28/03/2010 14:26:43 » Rispondi Il mio approccio è stato il medesimo che ho adottato con tutte le altre pellicole: semplicemente vederla, ascoltarla, farmene un’opinione. Scusa Gio’, ma quale sarebbe stato l’approccio corretto?
Ciumi 28/03/2010 19:04:40 » Rispondi Comunque volevo aggiungere una roba. “L’arte deve eccedere se stessa”: questa espressione la sento citare molto spesso dai sostenitori (o presunti tali) di C.B.; e, isolata dal contesto, credo la si usi con troppa superficialità. Ripeto, non conosco l’opera di C.B. ma non dubito che egli stesso sapesse che per “eccedere” (uso anch’io questa espressione) l’arte bisogna conoscere (a fondo) l’arte. Non esiste poeta, pittore o chi altri che abbia cercato di superare (o destabilizzare) ciò che non conosceva, altrimenti qui parliamo veramente di cretini (quelli con la c minuscola intendo). Il confondere l’eccesso con l’arte è una stupidaggine che sento con sempre maggiore frequenza. Sicuramente, tornando a C.B., egli conosceva a fondo la letteratura e il teatro, ma, da quello che posso percepire io, conosceva meno a fondo il cinema. E con questo non voglio dire che io non abbia apprezzato l’intento di un discorso, il suo, che sia dominio totale dell’assurdo (intento però espresso con molta più efficacia, ad esempio, ne “Il fantasma della libertà” da Bunuel), ma risulta qui un esercizio, a mio parere, non del tutto riuscito. Rimane, e a volte infastidisce, un certo attaccamento ad un simbolismo ormai superato (ecco perché lo accosto maggiormente a Paradzanov), e soprattutto a un linguaggio (o non-linguaggio) estetico o ipnotico piuttosto che disturbante, che ha poco d’avanguardistico. Lui cerca con molto, di non dirci nulla, ma in qualche modo, dicendolo, si smentisce. Ovviamente nella logica dell’assurdo ci sta tutto, ma manca (anzi c’è ma è poco avvertibile) quella componente ironica che in questi casi credo sia fondamentale.
Ecco appunto, sopra s’è aggiunto un altro adepto. La cosa che mi lascia dubbioso è che i sostenitori di Bene parlano e ragionano tutti allo stesso modo, hanno gusti molto (per usare un eufemismo) similari e, il più delle volte, trovano piacere nell’insulto o nel giudicare le opinioni degli altri. Io questa cosa non riesco a concepirla, intendo dire: ognuno è libero di pensarla un po’ come càzzo vuole, ed è pure libero di plasmare il proprio pensiero a immagine e somiglianza a quello del “sommo”, ma io personalmente la troverei una cosa piuttosto avvilente… Mi pare si possa parlare di una certa sudditanza. Non si viene così a far parte del grande gregge; ma di un altro, meno numeroso, non conformista ma pur sempre conformato, sì.
bulldog 28/03/2010 19:53:52 » Rispondi Maurì sai che ti ho sempe rispettato, però oggi stai parlando di cose che non conosci e in maniera davvero superficiale. Non so, se ti può aiutare in merrito leggitii qualche analisi di Maurizio Grande o Deleuze. Ma dubito che tu possa cambiar versione , la tua analisi è troppo distante da un certo modo di vedere e concepire le cose.
Io non sono un esperto di CB, mi manca una buona parte delle sue opere teatrali e non posso neppur dire di averlo appreso e disappreso appieno....ma percepito si, dal primo istante in cui ne venni a conoscenza.
Ciumi 28/03/2010 20:25:20 » Rispondi Ripeto, nel mio commento ho giudicato il film, non l’opera omnia di Bene. Ugualmente, quando commentiamo le pellicole di altri autori, non ci sentiamo in dovere di conoscerne l’intera produzione o la formazione artistica. Ho trattato Bene come ho trattato altri autori. E fatta una certa premessa, non credo di essere stato superficiale. Anzi, ci ho riflettuto su. E ho provato a spiegare le mie impressioni sulla prima esperienza con l’opera cinematografica di Bene. E se mi sono soffermato maggiormente sulle perplessità che essa mi ha provocato, è perché non ho trovato lo stesso entusiasmo degli altri utenti che l’hanno commentato tutti con un 10. Questo non vuol dire che il film mi abbia fatto totalmente cagàre, o che per me Bene sia un pìrla, assolutamente.
A proposito, ho cominciato a leggere Cioran (L’inconveniente di essere nati). Con questo autore ho invece trovato subito una buona empatia; lo sento vicino; mi piace e ne approfitto per ringraziarti del consiglio.
anthony 13/04/2010 11:59:45 » Rispondi Solo il mitico Maurizio -che si concordi o meno con lui- è capace di creare delle discussioni tanto articolate e a dir poco monumentali su un suo commento e il film a cui esso è votato.
Sono l'unico qua dentro ad averlo fatto inca*zzare..e a spingerlo a una chiusura litigiosa e prematura di una discussione seguita a un suo commento; ma poi capii all'istante che uno come Ciumi va tenuto stretto e "prezioso" in un deserto mortifero, polveroso e dedito alla vomitevole arte dell'autocelebrazione.
Ave a Maurizio!! ...anche se -ovviamente- non concordo affatto con questo suo commento.. ;-)
Ciumi 13/04/2010 17:32:26 » Rispondi Ahaha, addirittura. Ti ringrazio Anto’. Riguardo al commento è stato scritto a caldo, e forse troppo frettolosamente, e probabilmente è più valida la discussione che è venuta fuori nelle risposte. D'altronde Bene non lo conoscevo. Oh, se vuoi partecipare anche tu fa’ pure, puoi anche scegliere l’argomento o la questione che più ti interessa, tanto qui, in questo commento, oramai vige l’anarchia più totale.
P.S. No, non sei l’unico ad avermi fatto incàzzare. USELESS, ad esempio, mi fa incazzàre ogni volta che scrive qualcosa.
anthony 13/04/2010 18:13:52 » Rispondi E' vero, anche USELESS ci mette del suo.. Ma la sua mi appare più come una polemica sterile, provocatoria e fine a stessa..
Bene è una miniera di spunti e di riflessioni che, molto spesso, presenta anche una tripla se non quadrupla lettura. Adesso, con calma, mi rileggerò l'intera discussione..e se troverò dei buoni spunti certamente dirò la mia..
Riguardo la stima nei tuoi confronti...bè, quella è dovuta alla tua grande voglia di non rinunciare mai a una discussione o una riflessione, non lasci mai nulla indietro, leggi tra le righe.. e non ti permetteresti mai di essere indifferente anche nei confronti di chi se lo meriterebbe! :-)
BlackNight90 13/04/2010 19:11:29 » Rispondi Ave a te anthony! hai letto qualcosa di Bene per caso? ora che mi è venuto in mente consiglio anche a te di vedere Ferro3, se non l'hai già visto. pura poesia, capoalvoro assoluto per me.
P.S Ciumi l'abbiamo capito che miri ad avere il commento con più risposte di filmscoop, ma sappi che il record se non sbaglio e di 500 e passa, quindi devi proporre più argomenti, o magari mettici dei link a siti porno, non si sa mai ;)
anthony 13/04/2010 20:10:03 » Rispondi Ave sinanche a te Black! Di Carmelo Bene ho letto il "LORENZACCIO", "SONO APPARSO ALLA MAD0NNA VIE D'(H)EROS(ES)", "MANFRED", "A BOCCA APERTA"...
Ferro3 è uno dei miei buchi cinematografici..rimedierò al più presto una visione...da come ne parlano..sono davvero curioso di vederlo.
ULTRAVIOLENCE78 14/04/2010 18:35:11 » Rispondi "Ciumi l'abbiamo capito che miri ad avere il commento con più risposte di filmscoop".
E bè, sono soddisfazioni queste...
Ciumi 14/04/2010 19:07:27 » Rispondi Cos’è questo, un esempio di “comicità sardonica e micidiale nella sua tragicità”? Ovviamente, si stava scherzando.
Ciumi 14/04/2010 19:18:26 » Rispondi Infatti non scherzavo: punto veramente al record ed anche tu sei cascato nella mia trappola!
ULTRAVIOLENCE78 14/04/2010 19:23:45 » Rispondi Se vuoi t'aiuto ancor più di quanto non abbia già fatto: rispondo a monosillabi a tutte le 123 repliche...
Ciumi 14/04/2010 20:09:30 » Rispondi Sì, però che siano monosillabi bene argomentati.
Ciumi 13/04/2010 20:38:43 » Rispondi No, non sono così ambizioso. Volevo solamente arrivare a 100. Bene, ora che il mio UNICO scopo è stato raggiunto, potete anche andare tutti quanti a rompere le palle da qualche altra parte!
bulldog 14/04/2010 01:06:10 » Rispondi Il mio ad Avatar pur non proponendo argomenti ti batte :-)
Vabè, il succo è che tante risposte son arrivate per un commento superficialotto,non te la prendere Maurì :-)
Byez
Ciumi 14/04/2010 09:10:33 » Rispondi Invidioso maledetto, mo’ vado a demolirti anche il film di Arrabal (senza nemmeno averlo visto ovviamente).
USELESS 09/04/2010 11:49:26 » Rispondi < Non si può recensire un classico! > Anche se gli avessi dato 10 avresti comunque toppato... Caro... Zombi!
Ciumi 09/04/2010 12:15:45 » Rispondi A proposito di zombi.. USELESS, invece di scrivere le solite minchiate, guarda se riesci a riconoscerti in uno dei tre personaggi del pubblico:
http://www.youtube.com/watch?v=_QsLohaRBGs
USELESS 09/04/2010 12:36:06 » Rispondi Eh... vorrei tanto essere Emanuele Giglio (allora già promettente idiota). Perchè viste le fìchette con cui si accompagna a teatrino, e a cui fa da maestro e pigmalione... fuor d' ogni dubbio IO SONO INFINITAMENTE PIU' IDIOTA!!!!