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SYNECDOCHE, NEW YORK regia di Charlie Kaufman

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guidox     7 / 10  31/12/2011 18:58:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ricco di fascino e con delle trovate semplicemente geniali: l'idea di fondo della rappresentazione della rappresentazione (della rappresentazione?), come in una sorta di scatole cinesi, in una dimensione che mischia realtà e sogno; lo scorrere del tempo indefinito; i giochi di parole, a partire già dallo stesso titolo.
di contro, una freddezza che emotivamente distacca lo spettatore dal personaggio principale, seppur interpretato da uno splendido Philip Seymour Hoffman, che si somma ad una esposizione troppo estesa su tutti i temi affrontati, appesantendo oltremodo i concetti espressi.
è un'opera ovviamente molto personale, quindi non entrando sempre in sintonia con chi la propone, non mi sono entusiasmato poi così tanto.
la durata è a mio modo di vedere spropositata e dopo la prima ora mi sono trovato ad annoiarmi un po' sul ghirigoro intellettuale messo in atto, che inizia ad andare in loop per troppo tempo sino al finale e che, sempre per ciò che mi riguarda, sembra sfociare in autocompiacimento.