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SYNECDOCHE, NEW YORK regia di Charlie Kaufman

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The Gaunt     8 / 10  07/01/2011 19:42:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Lei in fondo è un uomo già morto dentro"

Come detto in un commento sottostante, e difficile empatizzare con il personaggio di Caden, ipocondriaco e con il terrore di affrontare la morte. Creare l'opera della sua vita può essere il tentativo di esorcizzarla, dare un senso ad un'esistenza di rapporti mai sbocciati se non tardivamente o bruscamente interrotti. Un'opera destinata ad essere incompiuta, avviluppata su stessa in cui realtà e finzione si confondono, ma dove il comune denominatore è una solitudine sconfinata.
E' un film estremamente complesso, forse troppo. Troppe sfumature da cogliere in una sola visione. Allo stesso tempo è un film che affascina, tocca con sincerità le corde dell'emozione grazie ad un Hoffman straodinario.