K.S.T.D.E.D. 9 / 10 17/03/2010 13:41:45 » Rispondi Ancora una volta Kaufman gioca con la realtà. Questa volta la ricostruisce in scala 1:1, poi, sempre in scala 1:1, ricostruisce quella appena ricostruita. E continua a ricostruire. Fa convivere tutte queste realtà nello stesso teatro, nella stessa New York ricostruita. I diversi piani narrativi, le singole realtà si confondono e si intrecciano fin quasi a non poter più riconoscere quale sia quella vera, cosa sia reale e cosa no. Un limbo in cui il protagonsita sceglie di rifugiarsi ma nel quale finirà per perdersi, una corazza che diverrà prigione.
Malinconico, pazzesco e geniale.
K.S.T.D.E.D. 17/03/2010 19:31:51 » Rispondi Mi son dimenticato di Hoffman e la cosa è imperdonabile. Si perché nonostante tutti gli attori siano estremamente convincenti, la prova di Hoffman è qualcosa di devastante.