martina74 8 / 10 13/03/2009 11:54:48 » Rispondi Concordo con la mia Amica Kater qui sotto: le ingenuità della sceneggiatura paiono volute, in questa fiaba bollywwodyana. Tra richiami a "City of God" nella prima, splendida parte, e licenze poetiche che paiono ispirate a Romeo e Giulietta, Boyle mostra un'India sospesa tra folklore, modernità e miseria più nera. Sorrisi e commozione si alternano per tutta la pellicola, grazie alla profonda (e profondamente cercata) empatia che suscitata dal protagonista Jamal, che in un raffinato gioco di flashback vediamo crescere fino alla sua partecipazione al quiz del milionario. Non credo che questo film sia un capolavoro e non so se abbia meritato i numerosi oscar, ma di certo è molto coinvolgente e ha il merito di svelare una piccola parte dell'India con tutte le sue contraddizioni.
Due cose. - Danny Boyle ha girato un film in stile bollywoodyano perchè voleva trovare un genere che concordasse con le numerose y del suo nome. - anni fa, a Mauritius, vidi la lavorazione di un video musicale, con balletto assolutamente in linea con quello dei titoli di coda. Uno spasso, anche perchè il protagonista non aveva il fisique du role come il buon Jamal, ma una discreta panza coperta da una raffinata t-shirt nera con un enorme smile giallo!
Jellybelly 13/03/2009 12:04:27 » Rispondi Concordissimo con te e con la tua amica Kater.