Enzo001 5½ / 10 31/01/2009 03:32:30 » Rispondi Quella di "The Millionaire" è stata per quanto mi riguarda la più grossa delusione di questa stagione cinematografica non ancora conclusasi, vuoi per l'aspettativa creatasi intorno le innumerevoli recensioni positive qui su filmscooop e imdb o per la nomea dietro la mdp, che comunque non m'ha mai particolarmente stupito. Con ogni probabilità il problema di questo film è essenzialmente strutturale; il soggetto stesso, infatti, è ad alto rischio di forzature nella sceneggiatura: le domande che man mano Jamal si ritrova a risolvere sono - guardacaso - tutte legate ad un trascorso autobiografico. Ovviamente si tratta di un limite trascurabile, uno di quei difetti sui quali si passa sopra con tranquillità; ma se e solo se tutto il resto funziona. Il punto è che il resto non funziona proprio, a partire dalla regia di Boyle, un fastidioso susseguirsi di sequenze videoclippare girate con telecamera a spalla che vorrebbero tanto essere realistiche ma che in verità non dicono nulla, fino ad approdare al tanto acclamato finale citazionista con annesso baciofinale e stucchevole balletto. Ne viene fuori un ritratto francamente poco credibile della società indiana o di qualunque cosa il regista volesse rappresentare, perché - a ben vedere - non ne aveva proprio ben chiare le idee; se nella prima parte, infatti, si rimane quasi estasiati da un crescendo di situazioni avventurose/drammatiche, nella seconda la pellicola imbocca tutt'altra via, fra situazioni già viste e personaggi stereotipati (il boss della mala, il presentatore cattivo cattivo e via cazzeggiando) nonché superficiale caratterizzazione del sentimento amoroso dei due ggiovani, roba da far rimpiangere giustamente un qualunque film di Wong Kar-Wai. A tutto questo si potrebbe obbiettare che Danny Boyle abbia coscienziosamente scelto questa via per non so quali parallelismi col cinema di bollywood o per rappresentare non so quale allegoria della pseudosperanza d'una vincita facile vista come desiderio d'evasione/ riabilitazione del protagonista che agli occhi d'un occidentale (e va ovviamente contestualizzata) lancia pure un messaggio alquanto ambiguo, ma d'altra parte si sa: tutti hanno una trovata bell'e pronta, quando è tempo di giustificarsi; seppur banalità e difetti - almeno dal mio punto di vista - restano indelebili.
pat3 04/02/2009 14:08:17 » Rispondi ecco, non trovavo le parole per descrivere il mio disagio: trovata banale e troppo buonismo (e sopratutto furbetto, il regista è stato molto furbo)!
wega 16/04/2009 12:55:38 » Rispondi Essai che la mia prof. di Inglese va da Scotti la settimana prossima? Vedessi che belle zinne.. ti terrò aggiornato.
Enzo001 16/04/2009 13:26:21 » Rispondi ahahaha! ok, ci conto eh Hai usato poi il mediaplayer?
wega 20/03/2009 20:37:42 » Rispondi Ma com' è che sono l' unico a cui è piaciuto il finale? Sarà il bisogno d' amore chessò.
Enzo001 20/03/2009 21:49:20 » Rispondi bwahahaha ma che pirla!
kubrickforever 01/02/2009 14:15:50 » Rispondi è da un pò che vorrei scaricarlo...eppure c'è qualcosa che frena la mia voglia di vedere questo film.
Enzo001 01/02/2009 14:21:41 » Rispondi Prendi il buonismo incoerente che ti ha irritato in "Wall-e" e moltiplicalo per 10, ottieni "The Millionaire".
kubrickforever 01/02/2009 16:08:59 » Rispondi ma porc...mi sa allora che per il momento lascierò perdere.
Enzo001 01/02/2009 16:30:39 » Rispondi Vabe', però fai conto che è piaciuto a tutti; quindi vedilo...
kubrickforever 02/02/2009 10:12:34 » Rispondi nono preferisco guardarlo in un periodo in cui mi sento buono con tutto e tutti altrimenti rischio di piazzare un altro 5 come per wall-e.
ULTRAVIOLENCE78 01/02/2009 19:41:56 » Rispondi Ok il buonismo, ma la prima parte rimane cmq ottima.
Enzo001 01/02/2009 20:39:07 » Rispondi Ho letto il tuo ottimo commento prima di scrivere il mio. Personalmente un film che non rimane fedele a se stesso è un film che non ha valore; qui il problema non è solo il finale, ma tutta la seconda parte. La prima a dire il vero mi aveva un po' coinvolto, ma nulla più. Comunque è anche una questione di gusto personale; io non mi ritrovo né con lo stile di danny boyle né con ciò che lui vorrebbe dire.