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PARNASSUS - L'UOMO CHE VOLEVA INGANNARE IL DIAVOLO regia di Terry Gilliam

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  27/11/2009 09:58:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Potrebbe interpretarsi come la quintessenza di un regista che dell’immaginazione sfrenata ha fatto da sempre il suo vessillo professionale.
“Parnassus” non è altro che l’incarnazione di un sogno,quello di un uomo che utilizza l’attempato protagonista dell'opera come suo alter-ego e mediante esso dà sfoggio dei visionari mondi che abitano la sua mente.Un film forse non perfetto ma estremamente sentito e personale,sul quale un fato beffardo ha scagliato la propria maledizione privandoci di un attore di gran caratura scomparso troppo prematuramente e consegnato alla memoria collettiva come ricordato nel monologo di Johnny Depp.
Terry Gillliam è un fiume in piena,non si contiene,crea barocchismi scenografici di inusitata bellezza,li fonde con una storia ambientata al giorno d’oggi ricollegata a sensazioni appartenenti ad un passato odoroso di stantio e fragranze antiche.Il carrozzone sul quale si muovono i protagonisti è un’entrata per l’inferno o il paradiso, in cui i desideri e gli incubi più reconditi prendono forma.Ecco allora la gioiosa atmosfera circense trasformarsi in qualcosa di oscuro,il lato buio di un mondo luccicante mostra la sua parte più marcia in cui il diavolo in persona si cela,affamato di anime e di bellezza.
Il duello tra Parnassus e il sulfureo antagonista (gli ottimi Cristopher Plummer e Tom Waits) è solo in apparenza di banale sottigliezza psicologica.Da una parte l’uomo con le sue debolezze,incapace di fermarsi anche davanti la perdita più grave,dall’altra il subdolo fascino dell’effimero potere,conquistabile a caro prezzo,che si tramuta in una sfida infinita oltre che stimolo esistenziale.
La forza delle immagini è devastante,a tratti distoglie dai temi principali che finiscono così per passare in secondo piano.La morte di Ledger ha indubbiamente inciso parecchio sul prodotto finito,costringendo svariati arrangiamenti in corsa che comunque non appaiono mai eccessivamente posticci.Bene gli attori,i “tre moschettieri” gigioneggiano mica male,mentre Andrew Garfield (già apprezzato in “Boy A”) e la modella Lily Cole,dotata di una bellezza molto particolare, bucano lo schermo proponendosi come interessanti volti nuovi.
Bello,forse a tratti un po’ troppo eccessivo, ma limitare un Gilliam così follemente ispirato sarebbe stato un reato.

faluggi  23/12/2009 18:33:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma che ti sei fumato?
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  28/12/2009 16:43:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro faluggi,potrei porti la stessa domanda dopo aver visionato i video che hai postato nel forum,preferisco soprassedere :)