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SETTE ANIME regia di Gabriele Muccino

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pioss     5½ / 10  12/01/2009 12:00:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Muccino definisce il suo film 'difficile per gli americani'. Il concetto andrebbe analizzato a fondo ma è chiaro che ci abbia messo tanto di suo. Un film autobiografico? un film sulla vita? un film sull'America?. Muccino racconta l'America attraverso gli occhi impenetrabili di Will Smith in una fiaba moderna alla Sidney Lumet con finale holliwoodyano. Ama il paese nel quale vive da diversi anni, e dopo averci raccontato il sogno americano, scava nell'anima dell'uomo alla ricerca della salvezza come interpretata dal nuovo testamento. Un tema profondo quello della redenzione sul quale incombono polivalenti punti di vista, teorizzato attraverso desolanti figure umane, il peccato, l'amore, la provvidenza. Muccino descrive il suo mondo attraverso gli occhi di un attore abituato a recitare il patriottismo. La camaleonticità di Smith e il contatto conil regista sono la base di questo film. Quello che però traspare, un pò dalle interviste rilasciate e un pò dal lungometraggio, è la totale devozione verso un attore senza il quale il film non sarebbe neppure nato. Lo dimostrano i continui primi piani, l'attaccamento verso l'immagine di quest'uomo fa si che tutto il film verta su questa figura astratta, depressa, chiaramente sofferente. Così facendo finirà con il tagliar fuori Woody Harrelson (Natural Born Killers, The Thin Red Line, Larry Flynt) e Barry Pepper (25th Hour, Saving Private Ryan, Flags of Our Fathers, We were soldiers), attori incredibili. Per quanto riguarda la sceneggiatura, Muccino gioca a tirarla troppo per le lunghe, attraverso costruzioni narrative di spazio\tempo completamente approssimate. Lo spettatore perde il contatto con il tempo, ed assiste passivo ad un continuo esasperato lamentio che il regista insistentemente mette in scena utilizzando tutti gli stereotipi del cinema drammatico italiano. La sofferenza terapeutica è denominatore comune di ogni vicenda, e ci si commuove senza capire il perchè. Questo modo di fare cinema, tipico dei registi Italiani, l'ho sempre trovato piuttosto scorretto. Il film decolla gli ultimi 5 minuti, quando sapevamo già come sarebbe finita, e se non fosse per un buon uso della telecamera e per una piacevole scelta dei brani musicali avrei completamente bocciato questo Sette Anime.
Ezio77  13/01/2009 00:13:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io tra l'altro trovo profondamente sbagliato far passare il messaggio di una Rosario Dawson che

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asprakina  15/01/2009 11:50:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non condivido nulla di quello che hai scritto nello spoiler!

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Betelgeuse  12/01/2009 22:55:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"esasperato lamentio" e "sofferenza terapeutica".
Esatto!

Queste espressioni-chiave sono perfette per rendere l'idea di cosa affligge il cinema italiano (e di cosa Muccino sta cercando di esportare... )
pioss  13/01/2009 12:44:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Consiglio a Muccino la visione del film 'Magnolia'. Per il resto se ne tornasse in Italia a fare qualcosa di buono, ne avremmo bisogno.