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ALUCARDA, LA HIJA DE LAS TINIEBLAS regia di Juan López Moctezuma

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  01/03/2013 14:29:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rimasta orfana Justine finisce in un convento dove vengono ospitate ragazze in difficoltà, qui conosce Alucarda, compagna di stanza tenebrosa ed eccentrica. Fin da subito tra le due nasce un rapporto di grande complicità e affetto.
Ben presto la nuova arrivata cadrà vittima del carisma dell'amica, che oltre a coinvolgerla in giochi saffici la farà entrare in contatto con un modo oscuro, avverso ai dettami del luogo in cui si trovano e generoso nel donar loro poteri soprannaturali.
Il male entra quindi nella casa di Dio, attirato dalla stessa corruzione e ipocrisia che all'interno di esso alberga. Le figure che dovrebbero stare dalla parte "buona" appaiono ignoranti, piene di superstizioni e soprattutto animate dalla convinzione che solo la violenza possa riportare sulla retta via chi si smarrisce nelle tenebre.
Non manca l'eterna contrapposizione tra logica scientifica e fede ottusa, in questo caso mortificate nelle loro argomentazioni da un male che si fa beffe del raziocinio e della preghiera perché insito nella natura umana.
Efficaci le due attrici principali e a dir poco eccezionali sono scenografie e locations fotografate splendidamente, adattissime nel creare un clima onirico e alienante. Val la pena soffermarsi anche sui costumi e , fatti i dovuti distinguo, i punti di contatto con "I diavoli" di Ken Russell spuntano più volte.
Buon film sulla tema della possessione demoniaca nonostante una sceneggiatura non proprio ferrea con qualche momento risolto in maniera frettolosa. Suggestiva la regia di Juan L. Moctezuma, come apprezzabile è il ricorso a frequenti montaggi alternati.