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CHANGELING regia di Clint Eastwood

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ivan78     8 / 10  05/02/2010 22:04:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una macchinazione sordida e malata degna dello sceneggiatore più originale di Hollywood? Purtroppo no. Questo è il racconto di una storia che probabilmente, non essendo a conoscenza del fondamento di realtà, sarebbe apparsa quasi ridicola nei suoi molteplici risvolti. La drammaticità dei fatti accaduti, l’ansia nel non vedere l’emergere della verità, la rabbia provocata dalle parole e dai volti dei poliziotti a tutti gli effetti paladini dell’ingiustizia. Sentimenti questi che si mescolano in una linea registica disomogenea ma che non perde mai il filo logico, permettendo allo spettatore di comprendere e criticare la vicenda in tutti i suoi aspetti. Per raccontare tutta la sequenza dei fatti di questa pagina di cronaca il film ricorre ad immagini di forte impatto emotivo, non solo per quanto viene mostrato in maniera piuttosto cruda ma anche avvalendosi di interpretazioni certamente intense e dunque efficaci, imprimendo nella mente tutto ciò che viene narrato. Nel complesso il film risulta profondamente appassionante nei confronti di una vicenda misteriosa, e abbastanza intenso da coinvolgere nelle emozioni non dei fatti ma dei personaggi stessi, che, come molte volte il film sottolinea, in quanto esseri umani hanno diritto di essere difesi anziché oltraggiati da chi è chiamato a portare ordine e giustizia. La regia di Eastwood è quasi colpevolmente senza pecche, trasmette la sensazione di una perfezione al limite dello stucchevole. Questo d'altronde non può di certo essere un onesto motivo di critica. L’unico sfarzo ingiustificato è stato però l’esaltazione di un esibizionismo populista e radicale palesatosi nelle intime e private riprese della Jolie in attimi di plastica sofferenza e copiose lacrime sulle labbra rosse e carnose. Impossibile attaccare “Changeling” dall’interno ma possibile bacchettarlo sull'ostentazione delle molteplici varietà espressive del pianto e del dolore.