Chiudi finestraCHANGELING regia di Clint Eastwood
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paride_86 
6½ / 10 08/12/2008 02:55:25
» RispondiUn soggetto interessante e coinvolgente mal trasposto cinematograficamente da Eastwood, che con "Changeling" fa un mezzo passo falso.
Maestro nel creare pathos e tensione (vedi Mystic River), questa volta gira un film piatto e senza climax che, anzi, nella parte centrale (quella del processo) si rilassa ancora di più prima di ripartire lievemente nel finale aperto. Inoltre la storia viene rappresentata nell'esatto ordine cronologico, senza flashback o altre strategie narrative, rendendo il risultato finale piuttosto ordinario.
La Jolie si conferma un'ottima interprete, ma credo sia stata mal guidata dal regista perché si mostra sempre lacrimosa e fragile, psicologicamente e fisicamente (è di una magrazza sconcertante!), al punto che sembra implausibile che una donna tale possa essere stata forte e battagliera.
Insomma, credo che questo film sia stato davvero un'occasione sprecata per Clint Eastwood.
pioss 10/12/2008 23:57:54 » RispondiMystic River deve molto del suo successo a Sean Penn, Tim Robbins, e Kevin Bacon, senza i quali avrebbe sconvolto positivamente molto meno. Quanto a Changeling, ho trovato la fragilità della Jolie molto credibile, e non trovo ci debba essere diretta proporzionalità tra stazza e forza d'animo, anzi. Tutto il film è diretto bene; non ci sono tempi morti e mai si ha la sensazione di desiderare la fine. Occasione sprecata mi sembra addirittura un'osservazione ingiusta, oltre che sbagliata.
paride_86 07/01/2009 02:55:42 » RispondiNo, non sono affatto d'accordo. In "Mystic River" i personaggi erano molto più studiati e complessi rispetto a "Changeling": c'era un'accurata introspezione psicologica che affondava le radici nel passato dei protagonisti, non c'erano buoni o cattivi, la situazione era molto più intricata e dinamica da tutti i punti di vista, anche quello dell'intreccio delle storie e del passato con il presente.
"Changeling" invece è un film ruffiano, studiato per accontentare lo spettatore: i buoni sono completamente buoni, i cattivi sono cattivi e basta: i personaggi sono tutti bidimensionali e caratterizzati ai soli fini del filo conduttore del racconto.
Alla fine
SPOILERharlan 11/12/2008 11:05:20 » Rispondinon sono d'accordo su alcune tue cosiderazioni.
so' d'accordo che nella parte del processo è un pò lento.
ma il fatto che sia rappresentata in modo ordinario come dici tu non è mica vero..... è rappresentata nella parte in cui è necessario rappresentare le cose nell'esatto ordine cronologico. ma di flashback ce ne sono eccome. (confessione del bambino complice, racconto del bambino salvatosi)
il momento del faccia a faccia prima dell'esecuzione e l'esecuzione stessa sono scene di rara bellezza e significatività che credo andassero sottolienate.
la jolie l'hai vista lacrimosa è fragile......come ha fatto a lottare?
a parte il fatto che una madre che perde il bambino non penso che debba ridere. che si trova tutto il mondo contro e presa per pazza, non credo non vacilli almeno un pò.....eppoi è prorpio questo che rende tutto più bello: la disperazione di una madre che è origine id dolore ma anche voglia di lottare.
se lo rivedessi, secondo me , lo rivaluteresti, perchè ad una prima visione alcune cose non si colgono. eastwood come regista è molto profondo ma allo stesso tempo sottile.
paride_86 07/01/2009 02:59:07 » RispondiHo trovato il modo di rappresentare i personaggi molto poco credibile: in parte per le motivazioni che ho spiegato nella risposta precedente, e poi perché anche i dialoghi non erano molto credibili. Tu citi il flashback del bambino: ti è sembrata plausibile una scena del genere? Vabbè che le parole pronunciate dai ragazzini al cinema suonano sempre molto teatrali e poco spontanee, ma le battute del bambino in "Changeling" erano davvero troppo ricercate! In più l'interpretazione è stata eccessivamente melodrammatica, con tutte quelle moine e mani sulla faccia, sapeva di finto a mille miglia! E questo è colpa del regista, mica dell'attore!
Rand 12/12/2008 10:37:23 » Rispondiè anche un regista che sta rallentando, che segue sempre uno stesso tipo di regia, che mi piace molto come attore ma come regista può anche sbagliare, più che profondo qui Clint lascia aleggiare troppe cose secondo me senza approfondirle e rimarca sempre sulle stesse: la corruzione nella polizia, l'inettitutide del potere, la disperazione di una madre, lo psicopatico senza motivazioni, salvo solo l'esecuzione, simbolo della giustizia americana, non è certamente un film eccezzionale o magnifico secondo me