Jellybelly 7½ / 10 18/11/2008 09:50:38 » Rispondi Solita, grandissima classe di Eastwood, stavolta al servizio di una storia di passione ed amore materno che vola altissima per tutta la prima parte del film, fino a che non
Da lì in poi, il coinvolgimento emotivo va scemando, e la pellicola si fa sempe più diluita nell'intento di mettere sempre più carne al fuoco, a discapito della forza del racconto. Rimane comunque un certo modo di fare cinema classico che ormai portano avanti praticamente solo Eastwood ed il suo fedele adepto Haggis, e che io adoro. La Jolie dimostra di non essere poi così male, quando le danno una sceneggiatura decente, anche se la sua fisicità la penalizza non poco in termini di credibilità nel ruolo di madre sofferente.
peter-ray 24/11/2008 17:19:15 » Rispondi Una domanda che non c'entra niente:
Ho appena scoperto che il Sig. Kellogg li lanciò sul mercato col suo marchio nel 1906!
ferro84 19/11/2008 00:45:04 » Rispondi Perchè fare cinema classico è un male? Non lo so ovviamente dalla scrittura non appare il tono con cui l'hai detto. Secondo me è un male, perchè una certa impostazione tradizionale valorizza gli autori come Eastwood mentre permette a registi ancora in esperti o non bravissivi di avere dei punti di riferimento.
Oggi siccome tutti si sentono Tarantino sto vedendo sempre più spesso "aborti" artistici veramente inguardabili.
Jellybelly 19/11/2008 12:27:34 » Rispondi Forse non era chiaro: io ADORO il cinema classico, fatto di sceneggiature solide, dialoghi curati e svolgimento lineare. Certo, ben venga qualsiasi altra forma d'espressione, però bisogna avere talento per farlo, proprio perché non tutti sono Tarantino (che comunque non s'è inventato niente) o Lynch: concordo con te sull'ultima frase.