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EX DRUMMER regia di Koen Mortier

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oh dae-soo     6½ / 10  22/09/2010 13:16:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE. I commento potrebbe contenere anticipazioni.

Dopo Afterschool mi ritrovo per la seconda volta consecutiva nell'incredibile difficoltà di dare una giusta valutazione a un film. Questo perchè dietro la facciata sporca e cattiva, forse troppo sporca, forse troppo cattiva, Ex Drummer mi pare avere un'anima, un senso, un qualcosa da raccontare, un perchè.
Chi lo vede soltanto come film iperviolento, misogino, grottesco, squallido, vuoto, prende a mio parere un grosso abbaglio peccando di superficialità.
Il film racconta il Degrado, che sia fisico, psicologico, etico, morale o semplicemente delle condizioni di vita. Lo fa attraverso gli occhi e il racconto di uno scrittore famoso, ricco, affascinante e innamorato, il quale decide di calarsi in questo degrado, in questo squallore accettando di diventare il batterista di una band heavy metal (almeno credo...) per conoscere più che altro la vita dei suoi componenti: un sadico e assassino stupratore di donne, un mezzo sordo disadattato e cocainomane con moglie (anch'essa cocainomane) e figlia, un omosessuale con gravissimi prolblemi famigliari. Lo scrittore sarà semplice osservatore, non cercherà affatto di migliorare la vita dei 3 (anzi) ma, come fosse uno studio sociologico, acquisisce informazioni da poter mettere in un romanzo. Ex Drummer è un film di denuncia, denuncia di un mondo underground nel quale vive la peggio gioventù ma non per questo, grazie al suo "carattere" grottesco e surreale, sembra condannare tutto ciò. Sembra quasi che il regista sia lo stesso scrittore, semplice osservatore dei fatti. Per questo non ho sopportato nel finale (che altrimenti sarebbe stato bellissimo) le pseudointerviste ai corpi dei protagonisti morti, atte a svelare che dietro la loro squallida vita e a ciò che loro sono, ci sono violenze, incesti o schock adolescenziali. Queste giustificazioni erano a mio parere del tutto superflue e dimostrano un cedimento nel coraggio che il regista ha dimostrato per tutto il film. Regista, per inciso, che sa fare il suo mestiere alla grande. A partire dagli straordinari titoli iniziali, ci sono una serie di trovate, vuoi surreali (come le scene col misogino al contrario, vedi locandina) vuoi assurde e metaforiche (come la grotta-vagina) vuoi emotivamente fortissime (come il sordo che urla stringendo il materassino per la morte della figlia)vuoi semplicemente ottime cinematograficamente (come quando Dries, lo scrittore, si allontana dal palco del concerto) che testimoniano quanto Ex Drummer non sia un filmetto underground qualsiasi, ma sia un progetto cinematografico, condivisibile o no, scritto e portato a termine con tutti i crismi. Spesso e volentieri si eccede, è vero, e se solo avessi il minimo dubbio che il regista si schierasse dalla parte di tali aberrazioni, sarei il primo a condannarlo. Il finale però è in questo senso catartico, anche se trattasi di una purificazione occorsa attraverso sangue e violenza. Il padre dell'omosessuale, personaggio costretto legato a letto da anni dai familiari, viene liberato dallo scrittore e, pistola in pugno, fa fuori veramente tutti. In un montaggio alternato vediamo lo scrittore far sesso con la compagna in casa sua e, contemporaneamente, il padre massacrare chiunque gli capiti davanti. Il primo ha finito il suo compito, se ne può tornare finalmente e definitivamente nel suo attico e lasciare che qualcuno al posto suo (liberato da lui) ripulisca il mondo dalla feccia. Che poi la feccia si "crei" a causa di traumi infantili, come ho detto prima, era un'informazione che si poteva evitare. Nessuno nasce brutto, sporco e cattivo ma bello, pulito e innocente. Poi però c'è una cosa che ci cambia, e rispetto a quando nasciamo può farlo solo in peggio. Si chiama Vita.
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  18/03/2012 19:10:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento , ma secondo me il finale è perfetto : Dries simboleggia i potenti della societa' moderna, colui che essendo dotato di fama,soldi e intelletto puo' permettersi di prendersi gioco dei + deboli e passare impunito .
L'intero film è incentrato interamente su questo come afferma uno dei monologhi iniziali '' voglio uscire dal mio mondo felice,calarmi nella profondita' dell'essere sleale,ottuso e falso, comprendere la realta' dei perdenti pur sapendo di non far parte di quel mondo e di poter tornare indietro in qualsiasi momento''.

Dries non è osservatore imparziale ma il fulcro di un meccanismo di intrecci malato ideato solo x diventare ancora + famoso a spese di poveracci. Il marciume dell opera è totale, non esistono i cosidetti ''buoni e cattivi'' e il massacro finale testimonia proprio il fatto che quelli che sono morti sono inutili,le loro storie vengono narrate velocemente proprio per quello, perchè nel mondo UNIVERSALMENTE marcio e sporco va avanti solo chi puo' permetterselo.
oh dae-soo  19/03/2012 09:50:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ina, alcune precisazioni. Per prima cosa l'imparzialità di Dries va vista nel suo assoluto rifiuto di entrare o modificare la vita di quei reietti. Nello stesso monologo che citi te c'è tutta l'essenza dell'osservazione passiva e non invasiva "comprendere la realta' dei perdenti pur sapendo di non far parte di quel mondo e di poter tornare indietro in qualsiasi momento".
"comprendere la realtà" = osservazione
"non far parte di quel mondo e poter tornare indietro a piacimento"= non coinvolgimento

Il massacro finale ha il significato che dici te e anche io, come scritto, l'ho trovato magnifico.
Sono le interviste finali a risultare tremendamente false e superflue.
Perchè giustificare ciò che si è?
Il film non ci aveva già ben raccontato quelle persone?
Il massacro doveva essere il finale, c'è poco da fare. Ex Drummer ha tutto là il proprio significato e la propria vetta emotiva, quelle interviste smorzano tutto.

Parere personale.
Ti ringrazio per i complimenti comunque.
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  20/03/2012 02:31:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si lui teoricamente è solo un osservatore, ma di fatto poi i suoi atteggiamenti cambiano radicalmente l'andamento della storia :
é lui infatti che rende ''famosa'' la band con la sua presenza, stimolando (involontariamente) i the femminist a riesibirsi a fine contest ( decisione che lo innervosira', perchè la band è un gioco, il SUO GIOCO ,e non puo' prendere decisioni autonome).
Se la band non avesse deciso di continuare a suonare lui non avrebbe liberato Gaston Verbeek ( altra azione che influisce sulla vita dei poveracci).
Poi è lui a presentare Big Dick alla ragazza, molto probabilmente sapendo gia' come sarebbe andata a finire.

UN altra cosa : è lui che spinge Ivan a presentarsi con un coltello dalla moglie x vendicare la morte della figlia ( poi non ho mai capito pero' se la moglie di ivan muore oppure no....se non sbaglio in una scena si vede una tomba con su un nome di donna ma non ricordo se è della moglie o della figlia ).

QUindi lui non è un semplice osservatore ma un vero diavolo tentatore, l'ingranaggio che mancava x azionare la parabola discendente della loro vita.
oh dae-soo  20/03/2012 10:07:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' talmente evidente che conosci il film meglio delle tue tasche che non posso far altro che darti ragione :)
Comunque la definizione di diavolo tentatore credo ci possa stare alla grande.
Diciamo che se in qualche modo Dries modifica la vita degli altri lo fa in maniera molto subdola, nascosta.