atticus 8½ / 10 20/09/2011 00:14:58 » Rispondi Parabola di autodistruzione mai fine a se stessa, al contrario del successivo film di Aronofsky. In "The wrestler" l'asfissiante stile registico riesce a trovare un magico punto di contatto col racconto umano del suo protagonista, probabilmente il loser più dolente ed indimenticabile del cinema degli ultimi anni. L'obiettivo non lo abbandona mai, lo segue passo dopo passo nel suo calvario di sofferenza, dolore, lotta, per poi abbandonarlo in un volo finale di grandissima poesia. Impossibile stabilire quanto ci sia nel film della vera esperienza di Mickey Rourke, "vecchio pezzo di carne maciullata" in una performance impressionante e lodevole sotto ogni punto di vista; non meno straordinaria Marisa Tomei, attrice da sempre sottostimata ma capace di sorreggere un ruolo a dir poco pesante con grande intensità. Splendida sceneggiatura, un film che fa riflettere sull'importanza del corpo nella nostra società. Emozionante.