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IL MATRIMONIO DI LORNA regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  18/02/2009 14:32:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incredibile come Jean-Pierre e Luc Dardenne non sbaglino un colpo.Nonostante un leggero cambio stilistico e una minore laconicità,i due registi centrano il bersaglio anche con questa pellicola asciutta e minimalista che trasuda grande realismo da ogni fotogramma.
Lorna è un’immigrata albanese che per acquisire la cittadinanza belga ha accettato di sposarsi con un tossicodipendente.Manovrata dalla criminalità organizzata viene sfruttata per i balordi scopi dei malavitosi,abituati a guadagnare sulle disgrazie di poveracci come lei.
Il cinismo iniziale di Lorna,che vede nel suo provvisorio compagno il fine per raggiungere il suo sogno,ovvero l’apertura di un bar,si trasforma in un profondo affetto nei confronti dell’ uomo,individuo debole e bisognoso d’aiuto.I criminali invece premono affinché il marito della ragazza tiri al più presto le cuoia ,pronti ad intervenire in prima persona al fine di velocizzare la prematura dipartita,il tutto per favorire un altro matrimonio di Lorna, questa volta con un russo a sua volta bisognoso del passaporto belga.
La presa di coscienza della protagonista è lenta ma inesorabile,il suo tentativo di ribellione cresce con la consapevolezza di contribuire ad un gioco al massacro con regole spietate, in cui chi sgarra è destinato alla morte.Incapace di accettare il suo comportamento, dettato esclusivamente dal fatto di essere una marionetta in mano a uomini senza scrupoli, non avrà dubbi nel momento in cui tenterà di spezzare i fili che la legano ad essi anche se questo vuol dire rischiare grosso.
A parte la discutibile gestione di quello che forse è lo snodo principale, ed un finale sicuramente riuscito ma forse troppo simbolico,rimane un quadro d’insieme assolutamente ammirevole e coinvolgente,brillante nella rappresentazione di un forte legame dettato non solo dall'affetto ma anche dai sensi di colpa.